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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-11022006-100929


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
Tanzarella, Giovanni
Indirizzo email
giva1@libero.it
URN
etd-11022006-100929
Titolo
Analisi posturale su pedana posturometrica e stabilometrica
Dipartimento
SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI
Corso di studi
NEUROBIOLOGIA
Relatori
Relatore Prof. Brunelli, Marcello
Parole chiave
  • pedana posturometrica
  • pedana stabilometrica
  • postura
Data inizio appello
17/11/2006
Consultabilità
Completa
Riassunto
Analisi posturale su pedana posturometrica e stabilometrica
Postural test on posturometric and stabilometric platform

RIASSUNTO

Una delle più importanti conquiste evolutive per la specie umana (Homo sapiens) è stata il bipedismo. Ciò ha comportato che la prima fonte di contatto con il mondo esterno fosse la pianta dei piedi, a sua volta ricca di recettori in grado di rilevare la ripartizione degli appoggi podalici. L’uomo in stazione eretta non è mai in equilibrio statico, ma lo insegue creando una propria stabilità posturale attraverso un sistema di compensazioni sensoriali entero ed esterocettive. L’uscita comune a tutte le compensazioni posturali è la pianta dei piedi. E’ proprio attraverso un’analisi della distribuzione dei carichi pressori della pianta dei piedi su pedana baropodometrica che, negli ultimi anni, si è sviluppata una serie di ricerche riguardanti le possibili ripercussioni posturali che vengono a stabilirsi a seguito di malocclusioni odontoiatriche, difetti del sistema visivo, problemi gastroenterici, ecc. Tuttavia attualmente c’è ancora poca chiarezza e rigore metodologico e scientifico nell’analisi di queste diverse problematiche. Si riscontra una mancanza di un protocollo scientifico dettagliato e l’uso di apparecchiature d’analisi differenti rendono difficoltoso il confronto tra i risultati ottenuti dalle varie metodologiche.
Questa tesi, sullo studio della POSTURA, ha lo scopo di individuare un protocollo di analisi per fornire delle risposte affidabili relative alle metodiche di registrazione su pedana posturometrica e stabilometrica. In particolare i quesiti da analizzare sono stati i seguenti:

• Le registrazioni in “posizione standard” (secondo le indicazioni delle pedane utilizzate) differiscono da quelle ottenute in “posizione abituale” spontanea?

• Fino a quando un’analisi di registrazione può essere ritenuta attendibile quando ripetuta in tempi ravvicinati (1-30 minuti)?

A queste domande si è risposto registrando una popolazione di trentacinque volontari su pedana posturometrica e stabilometrica, in ambiente appositamente progettato e costruito, privo di stimoli visivi o acustici di riferimento e/o disturbo. È stata effettuata una doppia registrazione in “posizione abituale” e “posizione standard” in due giornate successive, ogni serie di registrazioni è stata effettuata con un time-corse di 0; 5; 10; 20; 30 minuti. Confrontando le due serie di registrazioni abbiamo riscontrato una riduzione significativa sia dell’area di oscillazione che della velocità d’oscillazione del centro pressorio podalico nella maggior parte dei soggetti (62,86%) nelle registrazioni time-course in posizone “standard”, riscontrando così un adattamento del comportamento posturale nel corso delle stesse registrazioni, riduzione non riscontrata invece nelle registrazioni in “posizione abituale”. Quindi per ottenere un corretta anamnesi e diagnosi posturale il paziente dovrà effettuare le registrazioni nella sua “posizione abituale” onde evitare di avere una erronea rilevazione dei dati indotta da un possibile cambiamento di tattica posturale.
Incuriositi dal risultati ottenuti abbiamo sottoposto un piccolo campione di soggetti ad una nuova serie di registrazioni in “posizione standard” a cui seguiva una serie di stimolazioni pressorie sui muscoli del polpaccio e del tibiale anteriore, per poi essere sottoposti ad un nuova mini serie di registrazioni pari a un time-corse di 0, 5, 10 minuti. La semplice e breve stimolazione ha di fatto creato un disturbo nell’adattamento posturale, acquisito dai soggetti nel time-course in “posizione standard”.






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