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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-11012020-092630


Tipo di tesi
Tesi di laurea vecchio ordinamento
Autore
DONATI, ANDREA
URN
etd-11012020-092630
Titolo
Sulla relazione in Martin Buber. Un dialogo tra Oriente e Occidente
Dipartimento
CIVILTA' E FORME DEL SAPERE
Corso di studi
FILOSOFIA
Relatori
relatore Prof.ssa Paschi, Manuela
controrelatore Dott. Ferrari, Francesco
Parole chiave
  • interumano
  • io-esso
  • io-tu
  • Tao
  • dialogo
  • rivelazione
  • Buber
  • Nishitani
  • vacuità
  • coproduzione condizionata
  • inter-essere
  • Dio
  • incontro
  • relazione
Data inizio appello
16/11/2020
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
16/11/2060
Riassunto
Il presente lavoro ha lo scopo di indagare il senso della relazione in Martin Buber in alcuni dei suoi aspetti più rilevanti. Si propone di metterne in luce la struttura gnoseologica e ontologica, col nesso inscindibile tra conoscere ed essere, rilevandone altresì il carattere etico ed i risvolti sociali. Si propone, con tutto ciò, di mostrare come per Buber la relazione sia, fondamentalmente, religione. Il “tema relazione” verrà affrontato in maniera multi prospettica: dalla prospettiva storico-genetica, che ripercorre il cammino che va dalla relazione preumana, la “relazione naturale”, fino all’incontro con Dio; da quella comparativa, che cerca di rilevare il carattere specifico della relazione accostandola a ciò che per Buber è la sua alternativa: il rapporto oggettivante e dalla prospettiva interculturale: sia mostrando il debito del pensiero dialogico di Buber rispetto al taoismo, una delle sue fonti, sia confrontando la sua idea di relazione con quella del filosofo giapponese Keiji Nishitani. Attraverso questa esplorazione e restituzione della filosofia buberiana ho come fine quello di mettere in primo piano, contro ogni idea di un io autonomo, capace cioè di trovare fondamento esclusivo in se medesimo, il carattere costitutivo della relazione per il divenir uomo di ogni essere umano. Mi propongo infine di mostrare, con il lavoro di tesi nella sua interezza, l’utilità ermeneutica del comparare il pensiero buberiano col taoismo e la filosofia di Nishitani, per penetrare in profondità il senso dell’incontro tra esseri umani così come lo intende il filosofo ebraico.
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