Tesi etd-11012016-124717 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
SCARPINATO, GIULIA
URN
etd-11012016-124717
Titolo
Il ruolo dell'assistente sociale tra le trame della poverta'
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
SOCIOLOGIA E POLITICHE SOCIALI
Relatori
relatore Prof. Tomei, Gabriele
Parole chiave
- assistente sociale
- povertà
Data inizio appello
28/11/2016
Consultabilità
Completa
Riassunto
La tesi analizza dapprima il concetto di povertà e le possibili risposte nel contrasto ai meccanismi di impoverimento, per poi porre l’accento sul ruolo del servizio sociale professionale in condizioni di forte deprivazione economica e sulle sue possibili nuove risposte. A questo ultimo proposito viene presentato a titolo esemplificativo il progetto l’orto sociale - giardino dello spirito di Gangi. Tali attività progettuali scaturiscono dall'importante obiettivo di far riottenere al soggetto bisognoso la capacità di agire quando questa viene persa in seguito a processi di impoverimento.
L’analisi parte dalla povertà economica, definita come condizione di disagio tanto marcato da rendere l’individuo incapace di soddisfare un livello minimo di bisogni vitali, per poi esaminare una povertà di tipo multidimensionale, ossia legata a diverse dimensioni di deprivazione individuale, proposta già all'inizio del Novecento. Diversi cambiamenti, nel corso del tempo, sono avvenuti in merito alle risposte per contrastare i meccanismi di impoverimento. Inizialmente, e ancora oggi in alcuni paesi poveri del mondo, in mancanza di servizi non si faceva altro che attuare soluzioni ti natura informale. Con l’avvento del servizio sociale professionale vengono messe in atto vere e proprie risposte sociali, inizialmente molto confuse ma, che nel corso nel tempo hanno continuano ad accrescere e porsi a favore di tutti i cittadini. In uno scenario in cui i bisogni aumentano, così come i soggetti bisognosi, una strada percorribile potrebbe essere quella di giungere ad un processo di aiuto che nasca con lo scopo di aiutare l’utente rispetto alle sue problematiche, così da poterle affrontare insieme e risolverle attraverso un uso appropriato delle risorse che le strutture mettono a disposizione. Il fine massimo, e quello a cui aspirano tutti gli assistenti sociali, consisterebbe nell'attivare un cambiamento nel modo di porsi degli utenti di fronte ai problemi che li riguardano, in maniera tale da cancellare l’idea di persona come oggetto destinatario di prestazioni assistenziali standardizzate e renderla cittadino attivo in grado di intervenire ed esercitare un certo controllo sul modo in cui i servizi vengono pianificati ed erogati. Si pone questi obiettivi il progetto realizzato a Gangi, l’orto sociale – giardino dello spirito. Esso nasce dall'idea di assegnare un lotto di terra a coloro i quali vivono una condizione di bisogno, non solo perché coltivare e mangiare ciò che viene raccolto può aiutare loro a risollevare la propria condizione di deprivazione ma, soprattutto, perché tale assegnazione permette loro di tenersi impegnati, poter agire e sentirsi quindi utili per risollevare le sorti della propria famiglia bisognosa.
In conclusione, i risultati della tesi mostrano quanto sia importante godere di un servizio sociale che possa porsi a sostegno dei soggetti bisogni con il fine di poterli accompagnare nel difficile e lungo percorso che porta a recepire quanto sia soddisfacente essere capaci di agire e poter continuare a farcela finalmente da soli.
L’analisi parte dalla povertà economica, definita come condizione di disagio tanto marcato da rendere l’individuo incapace di soddisfare un livello minimo di bisogni vitali, per poi esaminare una povertà di tipo multidimensionale, ossia legata a diverse dimensioni di deprivazione individuale, proposta già all'inizio del Novecento. Diversi cambiamenti, nel corso del tempo, sono avvenuti in merito alle risposte per contrastare i meccanismi di impoverimento. Inizialmente, e ancora oggi in alcuni paesi poveri del mondo, in mancanza di servizi non si faceva altro che attuare soluzioni ti natura informale. Con l’avvento del servizio sociale professionale vengono messe in atto vere e proprie risposte sociali, inizialmente molto confuse ma, che nel corso nel tempo hanno continuano ad accrescere e porsi a favore di tutti i cittadini. In uno scenario in cui i bisogni aumentano, così come i soggetti bisognosi, una strada percorribile potrebbe essere quella di giungere ad un processo di aiuto che nasca con lo scopo di aiutare l’utente rispetto alle sue problematiche, così da poterle affrontare insieme e risolverle attraverso un uso appropriato delle risorse che le strutture mettono a disposizione. Il fine massimo, e quello a cui aspirano tutti gli assistenti sociali, consisterebbe nell'attivare un cambiamento nel modo di porsi degli utenti di fronte ai problemi che li riguardano, in maniera tale da cancellare l’idea di persona come oggetto destinatario di prestazioni assistenziali standardizzate e renderla cittadino attivo in grado di intervenire ed esercitare un certo controllo sul modo in cui i servizi vengono pianificati ed erogati. Si pone questi obiettivi il progetto realizzato a Gangi, l’orto sociale – giardino dello spirito. Esso nasce dall'idea di assegnare un lotto di terra a coloro i quali vivono una condizione di bisogno, non solo perché coltivare e mangiare ciò che viene raccolto può aiutare loro a risollevare la propria condizione di deprivazione ma, soprattutto, perché tale assegnazione permette loro di tenersi impegnati, poter agire e sentirsi quindi utili per risollevare le sorti della propria famiglia bisognosa.
In conclusione, i risultati della tesi mostrano quanto sia importante godere di un servizio sociale che possa porsi a sostegno dei soggetti bisogni con il fine di poterli accompagnare nel difficile e lungo percorso che porta a recepire quanto sia soddisfacente essere capaci di agire e poter continuare a farcela finalmente da soli.
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