Tesi etd-10312023-110640 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
DE MARCO, CARLA PIA
URN
etd-10312023-110640
Titolo
LA PAURA DEL FALLIMENTO IMPRENDITORIALE: INDAGINE EMPIRICA SULLE IMPLICAZIONI STRATEGICHE NELLE STARTUP IN ITALIA
Dipartimento
ECONOMIA E MANAGEMENT
Corso di studi
STRATEGIA, MANAGEMENT E CONTROLLO
Relatori
relatore Prof. Bianchi Martini, Silvio
Parole chiave
- attitudini imprenditoriali
- fallimento
- founder
- imprenditore
- imprenditorialità
- innovazione
- paura di fallire
- propensione al rischio
- rischio
- risk appetite
- startup
Data inizio appello
01/12/2023
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
01/12/2093
Riassunto
Il timore del fallimento rappresenta un elemento pervasivo nel viaggio di ogni impresa, ma assume contorni particolarmente critici nelle startup, dove l'audacia di innovare, la ricerca di autonomia e la prospettiva di guadagni significativi si scontrano con la realtà di un mercato imprevedibile. In queste giovani aziende, il sentiero verso il successo è costellato di incognite, e la paura può influenzare profondamente non solo l'individuo ma l'intero assetto strategico aziendale. Questa tesi, strutturata in quattro capitoli, intreccia una rigorosa revisione bibliografica con un'analisi approfondita dei processi emotivi e decisionali che caratterizzano la gestione del rischio imprenditoriale.
Il primo capitolo pone le fondamenta teoriche, esplorando il concetto di imprenditorialità e il contesto in cui l'imprenditore fronteggia il rischio di fallire. Successivamente, il focus si sposta sulle dimensioni psicologiche dell'imprenditore, le cui paure, una volta filtrate attraverso il prisma della strategia aziendale, modellano l'identità e il corso operativo dell'organizzazione.
L'indagine empirica, condotta in sinergia con l'Università di Pisa, forma il nucleo di questa ricerca. Analizzando il tessuto delle startup italiane, si evidenziano le ramificazioni concrete della paura del fallimento: l'attenuazione dell'impulso innovativo e della proattività imprenditoriale e gli ostacoli alla crescita organizzativa. I risultati di questo studio contribuiscono a una comprensione più sfumata delle dinamiche di fallimento, che gravano sull'ecosistema delle startup, spesso fragili e bisognose di un habitat che favorisca la tenacia e l'innovazione.
In definitiva, la tesi offre una lente di ingrandimento sulle vulnerabilità emotive dell'imprenditore e propone riflessioni strategiche per forgiare un ambiente imprenditoriale più robusto, dove la paura del fallimento diventi catalizzatore di resilienza e non di inerzia, incentivando così un ciclo virtuoso di crescita e rinnovamento nel panorama delle startup italiane.
The fear of failure is a pervasive element in the journey of every enterprise, but it takes on particularly critical contours in startups, where the audacity to innovate, the search for autonomy and the prospect of significant gains collide with the reality of an unpredictable market. In these young companies, the path to success is studded with unknowns, and fear can profoundly affect not only the individual but the entire corporate strategy. This thesis, structured in four chapters, combines a rigorous bibliographical review with an in-depth analysis of the emotional and decision-making processes that characterize the management of entrepreneurial risk.
The first chapter lays the theoretical foundations, exploring the concept of entrepreneurship and the context in which the entrepreneur faces the risk of failure. Subsequently, the focus shifts to the psychological dimensions of the entrepreneur, whose fears, once filtered through the prism of corporate strategy, shape the identity and operational course of the organization.
The empirical investigation, conducted in synergy with the University of Pisa, forms the nucleus of this research. Analyzing the fabric of Italian startups, we highlight the concrete ramifications of the fear of failure: the attenuation of the innovative impulse and the entrepreneurial proactivity and the obstacles to organizational growth. The results of this study contribute to a more nuanced understanding of the dynamics of failure, which burden the ecosystem of startups, often fragile and in need of a habitat that promotes tenacity and innovation.
Ultimately, the thesis offers a magnifying glass on the emotional vulnerabilities of the entrepreneur and proposes strategic reflections to forge a more robust business environment, where the fear of failure becomes a catalyst for resilience and not inertia, thus encouraging a virtuous cycle of growth and renewal in the panorama of Italian startups.
Il primo capitolo pone le fondamenta teoriche, esplorando il concetto di imprenditorialità e il contesto in cui l'imprenditore fronteggia il rischio di fallire. Successivamente, il focus si sposta sulle dimensioni psicologiche dell'imprenditore, le cui paure, una volta filtrate attraverso il prisma della strategia aziendale, modellano l'identità e il corso operativo dell'organizzazione.
L'indagine empirica, condotta in sinergia con l'Università di Pisa, forma il nucleo di questa ricerca. Analizzando il tessuto delle startup italiane, si evidenziano le ramificazioni concrete della paura del fallimento: l'attenuazione dell'impulso innovativo e della proattività imprenditoriale e gli ostacoli alla crescita organizzativa. I risultati di questo studio contribuiscono a una comprensione più sfumata delle dinamiche di fallimento, che gravano sull'ecosistema delle startup, spesso fragili e bisognose di un habitat che favorisca la tenacia e l'innovazione.
In definitiva, la tesi offre una lente di ingrandimento sulle vulnerabilità emotive dell'imprenditore e propone riflessioni strategiche per forgiare un ambiente imprenditoriale più robusto, dove la paura del fallimento diventi catalizzatore di resilienza e non di inerzia, incentivando così un ciclo virtuoso di crescita e rinnovamento nel panorama delle startup italiane.
The fear of failure is a pervasive element in the journey of every enterprise, but it takes on particularly critical contours in startups, where the audacity to innovate, the search for autonomy and the prospect of significant gains collide with the reality of an unpredictable market. In these young companies, the path to success is studded with unknowns, and fear can profoundly affect not only the individual but the entire corporate strategy. This thesis, structured in four chapters, combines a rigorous bibliographical review with an in-depth analysis of the emotional and decision-making processes that characterize the management of entrepreneurial risk.
The first chapter lays the theoretical foundations, exploring the concept of entrepreneurship and the context in which the entrepreneur faces the risk of failure. Subsequently, the focus shifts to the psychological dimensions of the entrepreneur, whose fears, once filtered through the prism of corporate strategy, shape the identity and operational course of the organization.
The empirical investigation, conducted in synergy with the University of Pisa, forms the nucleus of this research. Analyzing the fabric of Italian startups, we highlight the concrete ramifications of the fear of failure: the attenuation of the innovative impulse and the entrepreneurial proactivity and the obstacles to organizational growth. The results of this study contribute to a more nuanced understanding of the dynamics of failure, which burden the ecosystem of startups, often fragile and in need of a habitat that promotes tenacity and innovation.
Ultimately, the thesis offers a magnifying glass on the emotional vulnerabilities of the entrepreneur and proposes strategic reflections to forge a more robust business environment, where the fear of failure becomes a catalyst for resilience and not inertia, thus encouraging a virtuous cycle of growth and renewal in the panorama of Italian startups.
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