Tesi etd-10312021-154121 |
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Tipo di tesi
Tesi di dottorato di ricerca
Autore
ANTONELLI, MARCO
URN
etd-10312021-154121
Titolo
Le proiezioni delle mafie negli spazi portuali. Dinamiche e interazioni tra legale e illegale nei casi studio di Genova e di Gioia Tauro
Settore scientifico disciplinare
SPS/04
Corso di studi
SCIENZE POLITICHE
Relatori
tutor Prof. Sciarrone, Rocco
tutor Prof. Vannucci, Alberto
tutor Prof. Vannucci, Alberto
Parole chiave
- Illegal Trafficking
- Mafia
- Organized Crime
- Ports
- Seaports
Data inizio appello
09/11/2021
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
09/11/2061
Riassunto
L’oggetto della ricerca riguarda lo studio delle proiezioni delle mafie all’interno dei sistemi portuali, per indagare i meccanismi di azione, gli scambi e le relazioni posti in essere da questi attori nei mercati legali e illegali.
Le modalità con cui le mafie manifestano i propri interessi in questi spazi sono varie, mutevoli e non sempre corrispondono a forme di intervento diretto. L’azione delle mafie in porto, infatti, si manifesta in un contesto fortemente peculiare, in cui diverse variabili legate alla natura di ciascuno scalo contribuiscono a definire delle condizioni ambientali specifiche che pongono limiti e opportunità alle mafie. Il porto, infatti, si presenta non solo come infrastruttura logistica, ma, più in generale, come spazio di interazione tra attori, luogo di separazione e di congiunzione. In questo spazio articolato, complesso e dicotomico le mafie sono solo uno degli attori in gioco, che si trova a dover attivare una serie di scambi per poter agire all’interno di un luogo formalmente interdetto. L’attenzione, pertanto, è posta sulle dinamiche che caratterizzano gli spazi di intersezione tra sfera legale e sfera illegale.
La ricerca ha una prospettiva interdisciplinare e ha l’obiettivo di mettere in dialogo bibliografie provenienti da campi d’indagine diversi, ma utili per definire cornici interpretative quanto più possibile estensive. Nel testo vengono presentati alcuni profili dei sistemi portuali che contribuiscono a spiegare l’agire mafioso: i tipi di porto, gli scambi e le interazioni tra gli scali e l’entroterra, la rete di collegamento, la dimensione economica, il mercato del lavoro portuale, la competitività, la governance e la sicurezza. Tutto questo verrà declinato nello specifico per il caso italiano - anche prendendo in esame la prospettiva istituzionale sul tema – in particolare attraverso due casi di studio: il porto di Genova e il porto di Gioia Tauro
La ricerca, in definitiva, vuole contribuire al nascente dibattito sul rapporto tra mafie e portualità offrendo una prima analisi estensiva sulla situazione del sistema portuale italiano, approfondendo, in particolare, i due porti più rilevanti sia per l’economia legale, sia per le attività mafiose.
Le modalità con cui le mafie manifestano i propri interessi in questi spazi sono varie, mutevoli e non sempre corrispondono a forme di intervento diretto. L’azione delle mafie in porto, infatti, si manifesta in un contesto fortemente peculiare, in cui diverse variabili legate alla natura di ciascuno scalo contribuiscono a definire delle condizioni ambientali specifiche che pongono limiti e opportunità alle mafie. Il porto, infatti, si presenta non solo come infrastruttura logistica, ma, più in generale, come spazio di interazione tra attori, luogo di separazione e di congiunzione. In questo spazio articolato, complesso e dicotomico le mafie sono solo uno degli attori in gioco, che si trova a dover attivare una serie di scambi per poter agire all’interno di un luogo formalmente interdetto. L’attenzione, pertanto, è posta sulle dinamiche che caratterizzano gli spazi di intersezione tra sfera legale e sfera illegale.
La ricerca ha una prospettiva interdisciplinare e ha l’obiettivo di mettere in dialogo bibliografie provenienti da campi d’indagine diversi, ma utili per definire cornici interpretative quanto più possibile estensive. Nel testo vengono presentati alcuni profili dei sistemi portuali che contribuiscono a spiegare l’agire mafioso: i tipi di porto, gli scambi e le interazioni tra gli scali e l’entroterra, la rete di collegamento, la dimensione economica, il mercato del lavoro portuale, la competitività, la governance e la sicurezza. Tutto questo verrà declinato nello specifico per il caso italiano - anche prendendo in esame la prospettiva istituzionale sul tema – in particolare attraverso due casi di studio: il porto di Genova e il porto di Gioia Tauro
La ricerca, in definitiva, vuole contribuire al nascente dibattito sul rapporto tra mafie e portualità offrendo una prima analisi estensiva sulla situazione del sistema portuale italiano, approfondendo, in particolare, i due porti più rilevanti sia per l’economia legale, sia per le attività mafiose.
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