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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-10312019-102347


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
GRANUCCI, TIAGO ANDREA
URN
etd-10312019-102347
Titolo
Le normative sulla comunicazione politica e la network society.
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
COMUNICAZIONE D'IMPRESA E POLITICA DELLE RISORSE UMANE
Relatori
relatore Prof. Panizza, Saulle
Parole chiave
  • comunicazione politica
  • corecom
  • diritto dell'informazione
  • Enzo Brogi
  • intervista
  • par condicio
  • profilazione
  • silenzio elettorale
Data inizio appello
02/12/2019
Consultabilità
Completa
Riassunto
L’elettore italiano è affetto da una pigrizia “che deriva non solo dai limiti cognitivi dell’individuo ma anche e soprattutto dal fatto che la politica è spesso percepita come qualcosa di marginale rispetto alla vita privata e professionale” e per questo l’elettore cerca tramite scorciatoie informative “di semplificare al massimo il compito di raccogliere, elaborare e organizzare l’informazione.”
Per questo motivo è importante analizzare i cambiamenti che avvengono nell’ambiente comunicativo, in quanto esso è fondamentale per il buon funzionamento della Democrazia.
I new media hanno modificato l’ambiente comunicativo in modo significativo, aumentando esponenzialmente l’ibridizzazione tra i media e introducendo nuovi strumenti nelle mani dei campaigners, portandoci ad avere oggi campagne data driven, dove i politici affidano le strategie ad esperti di comunicazione o spin doctors.
Queste innovazioni hanno sorpassato abbondantemente le previsioni fatte dal legislatore in materia di comunicazione ed in particolar modo di comunicazione elettorale.
Se la normativa vigente in materia di par condicio, la legge N. 28 del 2000, è per i tempi della legge relativamente recente, non si può dire lo stesso per quanto riguarda lo sviluppo dei new media e del web.
Internet e i media digitali in generale hanno avuto dal 2000 ad oggi un’evoluzione tale, da farci parlare di una nuova fase della comunicazione politica.

La tesi nasce con lo scopo di dimostrare la necessità di una nuova legislazione in materia di comunicazione politica, chiedendosi se la normativa sia adeguata all’attuale ambiente mediatico, analizzando il contesto storico-comunicativo e in parallelo i concetti di par condicio, di silenzio elettorale e di profilazione e la loro evoluzione storico-normativa in Italia.
In questo primo capitolo si cercherà di analizzare il percorso storico normativo per quanto riguarda la par condicio e si cercherà tramite una breve ricerca di verificare se e come una maggiore esposizione mediatica di un partito porti ad un aumento delle intenzioni di voto , così si abbia sui social e nello specifico Facebook, un maggior consenso all’aumentare dell’esposizione dei partiti, analizzando quali siano i rapporti tra numero di seguaci e le interazioni con questi usando i dati Facebook insight ottenuti tramite il tool Fanpagekarma , sito che consente di confrontare le prestazioni delle varie pagine Facebook.
Per verificare questa seconda ipotesi, una volta estrapolati i dati si è cercata la presenza di una correlazione tra il numero di seguaci delle pagine e i dati sulle interazioni ottenuti.
Si è poi discusso sui risultati ottenuti e sui limiti dell’approccio utilizzato e affrontato le risposte date da Facebook a problematiche che il legislatore non è ancora stato in grado di affrontare se non tramite pressioni sui provider.
Nella seconda parte del capitolo si è analizzato il fenomeno del silenzio elettorale partendo dal percorso storico normativo, analizzando poi la sua disciplina all’estero.
Inoltre si è trattato della situazione italiana e del vuoto normativo per quanto riguarda il silenzio elettorale online, anche attraverso lo studio del comportamento dei partiti e dei politici italiani su Twitter durante le 48 ore di silenzio elettorale per le elezioni europee 2019, per poi affrontare la questione della responsabilità degli Internet Service Provider e dei limiti della loro autoregolamentazione.
Nel secondo capitolo si è analizzato il rapporto tra la democrazia e la profilazione, partendo da una definizione di cosa si intenda per democrazia, per poi analizzare gli sviluppi che le tecnologie digitali hanno portato al concetto stesso di democrazia e le conseguenze di queste innovazioni.
Si è poi analizzata l’atipicità delle modalità con cui si è formato il secondo Governo Conte durante agosto 2019 e come una cattiva applicazione di strumenti digitali di democrazia diretta abbia rischiato di compromettere la normale prassi della nostra democrazia.
Nella seconda parte del secondo capitolo si è analizzato il fenomeno della profilazione partendo da una sua definizione per poi affrontare il percorso storico normativo che ha portato al GDPR.
Si è poi trattato il caso Cambridge analytica e le conseguenze dell’uso politico della profilazione.
Infine nel terzo ed ultimo capitolo si è intervistato il presidente del CoReCom Toscana Enzo Brogi in qualità di esperto in materia per ottenere la sua illustre opinione sulle questioni affrontate in questa tesi, per poi concludere con alcune riflessioni finali.
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