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ETD

Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-10302022-153417


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
IANNIZZOTTO, ALESSIO
URN
etd-10302022-153417
Titolo
Progettazione e sviluppo di scenari di realtà virtuale per modulare la percezione di stimoli fobici
Dipartimento
INGEGNERIA DELL'INFORMAZIONE
Corso di studi
INGEGNERIA BIOMEDICA
Relatori
relatore Prof. Greco, Alberto
correlatore Ing. Baldini, Andrea
controrelatore Prof. Ferrari, Vincenzo
Parole chiave
  • aracnofobia
  • fobia specifica
  • terapia d'esposizione
  • physiological signals
  • virtual reality
  • specific phobia
  • aracnophobia
  • exposure therapy
Data inizio appello
02/12/2022
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
02/12/2092
Riassunto
Le fobie specifiche sono disturbi d’ansia caratterizzati da stati emotivi di paura o ansia esagerati per una specifica situazione o oggetto. Una possibile soluzione è la cosiddetta terapia d’esposizione in cui il soggetto viene ripetutamente esposto allo stimolo fobico in una o più sedute supervisionate da un esperto del settore. Tuttavia, questa soluzione non è preferita dalla maggior parte dei soggetti perché richiede un’effettiva esposizione potenzialmente imprevedibile, non controllabile e costosa. Dunque, grazie allo sviluppo tecnologico è oggi possibile effettuare terapia d’esposizione nella realtà virtuale in modo che siano più accettate dai pazienti. Ad oggi non esistono delle procedure standardizzate per una corretta progettazione degli scenari virtuali. Pertanto, in questo elaborato di tesi si vuole comprendere se l’ambiente virtuale in cui avviene l’esposizione modula significativamente la percezione dello stimolo fobico. Sono stati progettati e validati mediante un pilot tre scenari di realtà virtuale. Basandosi su dati raccolti mediante questionari e test comportamentali specifici condotti in realtà virtuale, i soggetti sono stati reclutati e classificati come ad alto o basso livello di fobia. È stato condotto uno studio pilota in realtà virtuale allo scopo di valutare le risposte comportamentali e segnali fisiologici dei due gruppi distinti per livello di fobia. E' stata evidenziata la potenzialità di un BAT virtuale rispetto a quello reale. Sono stati riscontrati effetti significativi dello scenario sul tempo di risposta e sugli errori commessi. Le features estratte dai segnali fisiologici acquisiti (i.e., ECG, EDA) non sono risultate significativamente modulate da effetti quali lo scenario, il tipo di stimolo e il livello di fobia. Possibili sviluppi futuri del lavoro consistono nel proseguire con le acquisizioni per aumentare la numerosità campionaria oppure nel modificare il protocollo sperimentale progettato. In ogni caso la tecnologia si appresta bene ad una stimolazione "emotivamente subliminale", promettente in ambito clinico perché accettabile e potenzialmente efficace da un punto di vista terapeutico.
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