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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-10302019-074539


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
BERTUCCELLI, GIULIA
URN
etd-10302019-074539
Titolo
Kalon Kakon "il bel male". Iconografia di Pandora, dall'antichità al Novecento
Dipartimento
CIVILTA' E FORME DEL SAPERE
Corso di studi
STORIA E FORME DELLE ARTI VISIVE, DELLO SPETTACOLO E DEI NUOVI MEDIA
Relatori
relatore Prof. Farinella, Vincenzo
correlatore Prof. Ambrosini, Maurizio
Parole chiave
  • mito
  • mito di Pandora
  • Pithos
  • vaso di Pandora
Data inizio appello
18/11/2019
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
18/11/2089
Riassunto
L’elaborato ha intenzione di far luce sugli sviluppi in ambito figurativo del Mito di Pandora. Partendo da una chiarificazione sul significato di mito, il primo capitolo analizzerà le fonti bibliografiche partendo dalle opere di Esiodo: La Teogonia e Opere e Giorni, i quali risultano le fonti primigenie. Si continuerà ad analizzare alcune delle versioni che sono state riproposte nel corso dei secoli, tentando di dare un’immagine a tutto tondo delle fonti letterarie che hanno influenzato il patrimonio figurativo. Inoltre, si prenderà in esame i miti antecedenti a quello di Pandora, riscontrati nelle antiche culture come quella mesopotamica e quella celtica. Infine si cercherà di far luce sul problema nato dalla mal traduzione della parola pithos, strettamente connessa a Pandora, redatta da Erasmo da Rotterdam. Grazie a quest’errata traduzione si riscontreranno in ambito figurativo diverse interpretazioni dell’attributo di Pandora. Il secondo capitolo verterà sull’analisi cronologica delle opere raffiguranti Pandora affiancate dalle fonti letterarie per una maggior esemplificazione. Le prime immagini giunte sino a noi, riguardanti il mito di Pandora, fanno parte della Classicità greca, questo risulterà il punto di partenza. Dall’età Classica si passerà ad un piccolo esempio facente parte del Medioevo procedendo verso il Rinascimento. Dall’epoca Cinquecentesca si andrà ad analizzare alcune opere pittoriche come ad esempio “Eva Prima Pandora” di Jean Cousin, dalla quale si trarranno piccole considerazioni riguardanti il rapporto identificativo Eva-Pandora. Essendo un mito poco riprodotto in ambito italiano, ho deciso di dedicare una breve parte agli artisti che gravitano in quest’orbita e che raffigurano questa tematica poco comune. Dagli artisti Italiani del Cinquecento e Seicento, ci dedicheremo all’ambito europeo avvicinandoci al periodo Seicentesco e Settecentesco, illustrando opere di artisti del calibro di: Nicolas Régnier, Jaques Callot, Abraham Van Diepenbeeck ed altri. Altro piccolo approfondimento sarà dedicato agli artisti facenti parte del Romanticismo e Classicismo come ad esempio James Barry, John Flaxmanect. Oltre a ciò si dedicherà una parte agli artisti Vittoriani: John William Watherhouse, Sir Lawrence Alma-Tadema, Dante Gabriel Rossetti ed altri. Sino a giungere all’epoca Novecentesca nella quale si cercherà di analizzare le possibili opere (quelle più significative) in cui la figura di Pandora è sostituita dal suo attributo, cioè il vaso. Esso acquista un valore significativo ed una carica intensa poiché diventa protagonista della raffigurazione surclassando la donna. Questo cambio di rotta lo possiamo vedere nelle opere di Paul Klee e Max Beckmann. Infine l’ultimo capitolo sarà dedicato a Pandora nell’ arte cinematografica. Si analizzeranno alcuni film segnanti in cui la figura di Pandora, esplicita o implicita, verrà valorizzata come archetipo di femme fatale. Uno dei film ad essere presi in considerazione sarà Metropolis, datato 1927 e diretto da Fritz Lang nel quale la figura di Pandora è implicitamente rappresentata dalla donna robot. L’altro film nel quale la figura di Pandora è messa in scena in modo esplicito è Lulu- Il vaso di Pandora, film realizzato nel 1929 e diretto da Georg Wilhelm Pabst. La narrazione è incentrata su di una giovane e seducente donna dalla sfrenata sessualità, disinibita e sprezzante che porta alla rovina tutti gli uomini che si innamorano di lei. Credo che risulti interessante cercare di dispiegare una matassa così ricca contenuti come lo è il mito di Pandora, difatti il fine ultimo di questa tesi è quello di dar vita ad un elaborato che sviluppi un’analisi concettuale sulla figura della prima donna mortale per la cultura greca,conosciuta come Pandora, nel mondo delle arti visive. Proponendo un fil rouge che collega e accompagna il lettore in un percorso visivo cronologico che, affiancato da fonti letterarie,parte dalla Classicità greca e si dispiega nei secoli tra Cinquecento e Novecento, esaminando in ultimo la parte dedicata alla cinematografia.
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