Tesi etd-10302013-123753 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica LC6
Autore
VACCARO, CARLA
URN
etd-10302013-123753
Titolo
Correlazioni biofisiche e biochimiche nel primo trimestre di gravidanza ed outcome in pazienti con Diabete Gestazionale in una popolazione non a rischio.
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Gadducci, Angiolo
Parole chiave
- Diabete Gestazionale
Data inizio appello
03/12/2013
Consultabilità
Completa
Riassunto
Il nostro studio si pone come obiettivo quello di mettere in evidenza l’importanza del primo trimestre di gravidanza come momento di selezione delle gravidanze a rischio, in modo da indirizzare precocemente le gestanti verso percorsi diagnostico-terapeutici specifici. Abbiamo focalizzato la nostra attenzione in particolare sul Diabete Gestazionale, la cui prevalenza è generalmente compresa tra il 2 ed il 6%, ma può raggiungere il 10-20% nelle popolazioni ad alto rischio.
La diagnosi di tale patologia già al primo trimestre di gestazione potrebbe portare ad alcuni vantaggi relativi sia alla terapia che all’outcome della gravidanza. Infatti, si potrebbe instaurare un regime dietetico specifico sin dall’inizio, il quale porterebbe ad una riduzione della terapia farmacologica insulinica ed, in ultima istanza, ad una notevole riduzione dei costi sociali. A tal scopo, abbiamo analizzato il dosaggio di PAPP-A e fβ-hCG, poiché sono due parametri ormai ampiamente inseriti nei test di screening per le anomalie cromosomiche svolti durante il primo trimestre di gravidanza e quindi il loro utilizzo non richiederebbe eccessivi costi aggiuntivi a quelli già previsti dai LEA stabiliti dal Sistema Sanitario Nazionale.Nello studio sono stati inseriti altri parametri anamnestici, quali età, familiarità per GDM e il BMI.
Abbiamo eseguito uno studio retrospettivo caso-controllo che mette in relazione 81 gravidanze complicate dall’insorgenza di GDM e 109 controlli in una popolazione non a rischio. Dall'analisi effettuata si evince che vi è una stretta relazione tra i valori plasmatici della proteina PAPP-A presenti durante il primo trimestre di gravidanza e lo sviluppo di Diabete Gestazionale.Non è presente alcuna relazione , invece, con il fβ-hCG. Possiamo concludere che è possibile, quindi, selezionare, già durante il primo trimestre di gravidanza, le gestanti che presentano un alto rischio di sviluppare tale patologia, attraverso il dosaggio della proteina PAPP-A associata ad alcuni parametri , come il BMI e la familiarità, la cui associazione al diabete gestazionale è nota ormai da tempo.
La diagnosi di tale patologia già al primo trimestre di gestazione potrebbe portare ad alcuni vantaggi relativi sia alla terapia che all’outcome della gravidanza. Infatti, si potrebbe instaurare un regime dietetico specifico sin dall’inizio, il quale porterebbe ad una riduzione della terapia farmacologica insulinica ed, in ultima istanza, ad una notevole riduzione dei costi sociali. A tal scopo, abbiamo analizzato il dosaggio di PAPP-A e fβ-hCG, poiché sono due parametri ormai ampiamente inseriti nei test di screening per le anomalie cromosomiche svolti durante il primo trimestre di gravidanza e quindi il loro utilizzo non richiederebbe eccessivi costi aggiuntivi a quelli già previsti dai LEA stabiliti dal Sistema Sanitario Nazionale.Nello studio sono stati inseriti altri parametri anamnestici, quali età, familiarità per GDM e il BMI.
Abbiamo eseguito uno studio retrospettivo caso-controllo che mette in relazione 81 gravidanze complicate dall’insorgenza di GDM e 109 controlli in una popolazione non a rischio. Dall'analisi effettuata si evince che vi è una stretta relazione tra i valori plasmatici della proteina PAPP-A presenti durante il primo trimestre di gravidanza e lo sviluppo di Diabete Gestazionale.Non è presente alcuna relazione , invece, con il fβ-hCG. Possiamo concludere che è possibile, quindi, selezionare, già durante il primo trimestre di gravidanza, le gestanti che presentano un alto rischio di sviluppare tale patologia, attraverso il dosaggio della proteina PAPP-A associata ad alcuni parametri , come il BMI e la familiarità, la cui associazione al diabete gestazionale è nota ormai da tempo.
File
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TESI_VACCARO.pdf | 993.72 Kb |
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