Tesi etd-10302012-231506 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
CHESI, JONATHAN
URN
etd-10302012-231506
Titolo
L'ALLENAMENTO DEI GRUPPI E ASPETTI PEDAGOGICI NEL KARATE IN SOGGETTI IN ETA' EVOLUTIVA E DIVERSAMENTE ABILI
Dipartimento
MEDICINA CLINICA E SPERIMENTALE
Corso di studi
SCIENZE E TECNICHE DELLE ATTIVITA' MOTORIE PREVENTIVE E ADATTATE
Relatori
relatore Prof. Nocchi, Franco
Parole chiave
- allenamento
- diversamente abili
- età evolutiva
- gruppi
- Karate
- pedagogia
Data inizio appello
21/11/2012
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
21/11/2052
Riassunto
INTRODUZIONE
"L'obiettivo del lavoro svolto in questa tesi è quello di ricercare e proporre delle linee guida al fine di poter allenare e formare, sia dal punto di vista caratteriale che dal punto di vista fisico, soggetti in età evolutiva e diversamente abili; ho cercato di trovare le chiavi della motivazione e della creazione di un'efficiente interazione all'interno dei vari gruppi.
Ho analizzato le caratteristiche che portano ad un equilibrato rapporto del gruppo con il formatore e con le persone che circondano il gruppo stesso spiegando le varie dinamiche pedagogiche e le strutture di un allenamento gruppale.
Lo “strumento” di cui mi sono servito in questo lavoro sperimentale è la Disciplina da me praticata da 20 anni, il Karate; sicuramente l'immaginario collettivo, che tende ad etichettare il Karate prima di tutto come sistema di difesa personale, vede questa Disciplina come attività non praticabile o difficilmente fungibile dai disabili.
Il risultato empirico frutto dell'esperienza di questo lavoro dimostra come invece il Karate può porsi come valido ed efficiente strumento formativo sia del bambino che della persona diversamente abile.
Chiaramente è necessario una preventiva ed attenta opera di adattamento delle tecniche alle specifiche esigenze di lavoro. Ed in ciò l'applicazione della pedagogia e della psicologia dei gruppi è risultata essere di fondamentale importanza.
Inizierò con illustrare e spiegare le varie discipline che si praticano nel Karate e la loro applicazione ed applicabilità.
Illustrerò le osservazioni frutto delle varie esperienze personali e parlerò dei tipi di gare con i vari regolamenti e come tutto ciò possa essere adattato nel lavoro formativo di vari soggetti a seconda dell’età e/o del tipo del livello di disabilità."
"L'obiettivo del lavoro svolto in questa tesi è quello di ricercare e proporre delle linee guida al fine di poter allenare e formare, sia dal punto di vista caratteriale che dal punto di vista fisico, soggetti in età evolutiva e diversamente abili; ho cercato di trovare le chiavi della motivazione e della creazione di un'efficiente interazione all'interno dei vari gruppi.
Ho analizzato le caratteristiche che portano ad un equilibrato rapporto del gruppo con il formatore e con le persone che circondano il gruppo stesso spiegando le varie dinamiche pedagogiche e le strutture di un allenamento gruppale.
Lo “strumento” di cui mi sono servito in questo lavoro sperimentale è la Disciplina da me praticata da 20 anni, il Karate; sicuramente l'immaginario collettivo, che tende ad etichettare il Karate prima di tutto come sistema di difesa personale, vede questa Disciplina come attività non praticabile o difficilmente fungibile dai disabili.
Il risultato empirico frutto dell'esperienza di questo lavoro dimostra come invece il Karate può porsi come valido ed efficiente strumento formativo sia del bambino che della persona diversamente abile.
Chiaramente è necessario una preventiva ed attenta opera di adattamento delle tecniche alle specifiche esigenze di lavoro. Ed in ciò l'applicazione della pedagogia e della psicologia dei gruppi è risultata essere di fondamentale importanza.
Inizierò con illustrare e spiegare le varie discipline che si praticano nel Karate e la loro applicazione ed applicabilità.
Illustrerò le osservazioni frutto delle varie esperienze personali e parlerò dei tipi di gare con i vari regolamenti e come tutto ciò possa essere adattato nel lavoro formativo di vari soggetti a seconda dell’età e/o del tipo del livello di disabilità."
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