Tesi etd-10292021-160407 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
SCAPECCHI, BIANCA
URN
etd-10292021-160407
Titolo
Emblemi ed imprese dipinte: la sala della biblioteca dell'abbazia di San Giovanni Evangelista a Parma
Dipartimento
CIVILTA' E FORME DEL SAPERE
Corso di studi
STORIA E FORME DELLE ARTI VISIVE, DELLO SPETTACOLO E DEI NUOVI MEDIA
Relatori
relatore Prof.ssa Maffei, Sonia
Parole chiave
- Abbazia San Giovanni Evangelista
- ciclo pittorico
- emblemi
- geroglifici
- iconografia
- imprese
- Parma
- XVI secolo
Data inizio appello
15/11/2021
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
15/11/2091
Riassunto
La tesi esamina il complesso ciclo di affreschi che trova collocazione nella grande sala della biblioteca del monastero benedettino di San Giovanni Evangelista a Parma.
Il ricco programma iconografico, elaborato dall’abate Stefano Cattaneo da Novara in collaborazione con il monaco Vitale da Verona e realizzato fra il 1574 ed il 1575 dai pittori bolognesi Ercole Pio e Giovanni Antonio Paganini, si dipana sia lungo le pareti della sala che nelle diciotto campate quadrangolari del soffitto accostando fra di loro simboli della religione cattolica, allegorie del mondo antico, immagini tratte dalle tradizioni orientali,emblemi, geroglifici, imprese, motti sapienziali e citazioni bibliche.L'affascinante ciclo pittorico dall’alto significato etico-pedagogico, connette fra di loro elementi figurativi tratti dalle più diverse fonti letterarie ed iconografiche del tempo. Numerose immagini raffigurate lungo le pareti sono infatti desunte dalla Biblia Sacra Hebraice, Chaldaice, Graece et Latine curata da Benito Arias Montano e pubblicata nel 1572 ad Anversa mentre gran parte delle figurazioni allegoriche che riempiono la superficie della volta sono tratte da alcuni testi dell’epoca come, ad esempio, gli Emblemata di Andrea Alciati, i Geroglifici di Orapollo, gli Hieroglyphyca di Pierio Valeriano ed il
manuale mitografico di Vincenzo Cartari.La mia ricerca si è concentrata in particolar modo sullo studio delle immagini dipinte nelle diciotto campate del soffitto analizzando le variegate figurazioni dapprima singolarmente ed in seguito nella loro reciproca unione, al fine di tentare di risalire al polisemico messaggio che l’abate Stefano Cattaneo ha voluto lasciare ai suoi monaci ed ai posteri
Il ricco programma iconografico, elaborato dall’abate Stefano Cattaneo da Novara in collaborazione con il monaco Vitale da Verona e realizzato fra il 1574 ed il 1575 dai pittori bolognesi Ercole Pio e Giovanni Antonio Paganini, si dipana sia lungo le pareti della sala che nelle diciotto campate quadrangolari del soffitto accostando fra di loro simboli della religione cattolica, allegorie del mondo antico, immagini tratte dalle tradizioni orientali,emblemi, geroglifici, imprese, motti sapienziali e citazioni bibliche.L'affascinante ciclo pittorico dall’alto significato etico-pedagogico, connette fra di loro elementi figurativi tratti dalle più diverse fonti letterarie ed iconografiche del tempo. Numerose immagini raffigurate lungo le pareti sono infatti desunte dalla Biblia Sacra Hebraice, Chaldaice, Graece et Latine curata da Benito Arias Montano e pubblicata nel 1572 ad Anversa mentre gran parte delle figurazioni allegoriche che riempiono la superficie della volta sono tratte da alcuni testi dell’epoca come, ad esempio, gli Emblemata di Andrea Alciati, i Geroglifici di Orapollo, gli Hieroglyphyca di Pierio Valeriano ed il
manuale mitografico di Vincenzo Cartari.La mia ricerca si è concentrata in particolar modo sullo studio delle immagini dipinte nelle diciotto campate del soffitto analizzando le variegate figurazioni dapprima singolarmente ed in seguito nella loro reciproca unione, al fine di tentare di risalire al polisemico messaggio che l’abate Stefano Cattaneo ha voluto lasciare ai suoi monaci ed ai posteri
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