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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-10292021-102225


Tipo di tesi
Tesi di dottorato di ricerca
Autore
RAIMONDO, IPPOLITA
URN
etd-10292021-102225
Titolo
Indagini aerotopografiche lungo la via Aecas-Siponto
Settore scientifico disciplinare
L-ANT/09
Corso di studi
SCIENZE DELL'ANTICHITA' E ARCHEOLOGIA
Relatori
tutor Menchelli, Simonetta
Parole chiave
  • strade romane
  • aerofotografia archeologica
  • topografia antica
  • archeologia del paesaggio
  • Aecae
  • Lucera
  • Arpi
  • Siponto
  • Tavoliere delle Puglie
  • via Traiana
  • Roman roads
  • via Litoranea
  • Aerial Photography
  • Landscape Archaeology
  • Ancient topography
  • Apulian Tableland
Data inizio appello
05/11/2021
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
05/11/2091
Riassunto
La ricerca si propone di individuare il tracciato viario che in età romana, attraversando il Tavoliere delle Puglie fino alle pendici del Subappennino Dauno, congiungeva il porto adriatico di Sipontum con l’entroterra e, a partire dal II secolo d.C., con la via Traiana.
Lo studio segue la prassi delle ricerche di topografia territoriale, un tipo di indagine che prevede l’uso coordinato di molteplici fonti: il contesto geomorfologico, le fonti scritte, i tracciati antichi e moderni, il tessuto insediativo, la toponomastica e, non ultimi, i manufatti e le infrastrutture direttamente connessi agli assi stradali. Tuttavia, in questa ricerca, il lavoro di analisi aero-topografica riveste un ruolo di primaria importanza alla luce dell’eccezionale nitidezza delle tracce archeologiche individuabili nelle foto aeree di quest’area.
Integrando i risultati della fotointerpretazione con i risultati di un mirato lavoro di ricognizione topografica è stato possibile rintracciare l’esatto percorso di alcuni tratti dell’antico asse viario; inoltre, la metodologia adottata ha permesso di creare una base informativa piuttosto complessa ed articolata, nella quale sono stati integrati dati inediti ed editi, utile alla conoscenza del territorio che si estende dal Subappennino e il Golfo di Manfredonia in età romana e non solo.
La tesi è articolata in tre diversi parti. Nel primo capitolo si procede all’analisi delle fonti che forniscono indicazioni in merito alla via Aecas-Siponto e alla simultanea analisi delle stesse; nel secondo, vengono inquadrati i dati nel contesto storico e geomorfologico del territorio; nel terzo, è presentato il catalogo dei siti individuati in prossimità dell’asse stradale ed i segmenti di tracciato ad essa riferibili. Quest’ultimo è corredato dalle carte archeologiche di riferimento (tavv. generali I – IV in scala 1:25.000; tavv. del periodo romano e medievale 1 – 7 in scala 1:10.000) e da una carta di ricostruzione del tracciato (in scala 1:50.000).
Le ricognizioni sul campo, condotte tra l’autunno del 2015 e l’inverno del 2020, sono state condotte su una fascia di terreno di circa 1 Km a cavallo dell’asse viario visibile in sopravvivenza o in traccia e, successivamente, sono state opportunamente ampliate lì dove il tracciato risultava particolarmente dubbio o dove erano ipotizzabili più varianti di percorso. In molti casi è stato necessario optare per delle ricognizioni mirate, finalizzate alla verifica puntuale di tracce e anomalie particolarmente significative, in altri ripetere i survey in condizioni di visibilità migliori.
La via Aecas-Siponto, oltre a fornire a Benevento e al suo hinterland un rapido sbocco sul mare Adriatico, costituiva uno dei principali snodi di collegamento tra la via Traiana e la via Litoranea, due strade che in età imperiale costituirono l’ossatura della rete viaria dell’Italia sudorientale; pertanto, colpisce la carenza di fonti direttamente riferibili ad essa. Non è facile stabilire in assenza di fonti il momento in cui un asse viario, già in uso da tempo, viene glareato; inoltre, la lavorazione dei campi e la cementificazione delle periferie urbane ci privano ogni giorno di dati preziosi. Le attività di scavo nelle aree urbane e suburbane delle città interessate dal passaggio della via Aecas-Siponto sono piuttosto frammentarie e discontinue, pertanto il quadro d’insieme risulta piuttosto sfumato, sebbene i dati di ricognizione evidenzino un tessuto insediativo fitto ed articolato.
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