Tesi etd-10292019-142250 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
GUIDI, MATTEO
URN
etd-10292019-142250
Titolo
Differenze nutraceutiche fra mirtilli spontanei e mirtilli coltivati
Dipartimento
SCIENZE AGRARIE, ALIMENTARI E AGRO-AMBIENTALI
Corso di studi
PRODUZIONI AGROALIMENTARI E GESTIONE DEGLI AGROECOSISTEMI
Relatori
relatore Prof. Massai, Rossano
relatore Prof. Remorini, Damiano
correlatore Prof.ssa Guidi, Lucia
relatore Prof. Remorini, Damiano
correlatore Prof.ssa Guidi, Lucia
Parole chiave
- blueberry
- mirtillo
- nutraceutica
- nutraceutical
Data inizio appello
09/12/2019
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
09/12/2089
Riassunto
Negli ultimi anni si è assistito ad un crescente interesse dei consumatori verso prodotti alimentari che non soddisfino soltanto le richieste energetiche degli individui ma che apportino anche effetti benefici alla salute, in particolare questi effetti benefici sono attribuibili agli alimenti di origine vegetale e, tra questi, grande rilievo è stato attribuito ai frutti di bosco, prodotti molto ricchi in molecole con elevate qualità nutraceutiche.
Lo scopo della tesi è stato quello di studiare tre specie di mirtillo, ottenute da diversi processi produttivi, areali di produzione e con modalità di conservazione differenti al fine di osservarne le differenze da un punto di vista qualitativo e nutraceutico.
Frutti di Vaccinum corymbosum prodotti in Italia, Spagna, Cile e Brasile e di Vaccinum myrtillus e Vaccinum ulyginosum, provenienti da raccolta spontanea in vaccineti dell’appennino Tosco-Emiliano, sono stati analizzati in funzione anche della tecnica di conservazione (prodotti freschi, congelati, liofilizzati e disidratati).
Le osservazioni effettuate hanno evidenziato poche differenze tra prodotti freschi e congelati, ma significative differenze tra prodotto fresco e conservato, sia esso congelato, disidratato o liofilizzato. ; Rimane tuttavia impossibile chiarire se la minore qualità dei prodotti disidratati e liofilizzati, soprattutto in termini di concentrazione di sostanze antiossidanti, sia dovuta al solo processo conservativo o se vada ricercata anche nei diversi ambienti di origine e nelle diverse tecniche produttive.
Per quanto riguarda le differenze osservate fra i frutti coltivati (V. corymbosum) e quelli provenienti da raccolta spontanea (V. myrtillus e V.uliginosum), le differenze appaiono molto marcate. Infine, sono state evidenziate differenze anche tra le due specie spontanee soprattutto nei confronti della concentrazione dei solidi solubili e del contenuto in acqua che potrebbero essere alla base della più difficile conservabilità di V. uliginosum.
Alla luce delle osservazioni fatte, appare di fondamentale importanza che i vaccineti dell’appennino Tosco-Emiliano siano opportunamente gestiti e tutelati dagli organi competenti poiché, oltre alle innumerevoli funzioni economiche ed ambientali che questi luoghi rivestono per le popolazioni locali, rappresentano un importante fonte di prodotti nutraceutici.
Lo scopo della tesi è stato quello di studiare tre specie di mirtillo, ottenute da diversi processi produttivi, areali di produzione e con modalità di conservazione differenti al fine di osservarne le differenze da un punto di vista qualitativo e nutraceutico.
Frutti di Vaccinum corymbosum prodotti in Italia, Spagna, Cile e Brasile e di Vaccinum myrtillus e Vaccinum ulyginosum, provenienti da raccolta spontanea in vaccineti dell’appennino Tosco-Emiliano, sono stati analizzati in funzione anche della tecnica di conservazione (prodotti freschi, congelati, liofilizzati e disidratati).
Le osservazioni effettuate hanno evidenziato poche differenze tra prodotti freschi e congelati, ma significative differenze tra prodotto fresco e conservato, sia esso congelato, disidratato o liofilizzato. ; Rimane tuttavia impossibile chiarire se la minore qualità dei prodotti disidratati e liofilizzati, soprattutto in termini di concentrazione di sostanze antiossidanti, sia dovuta al solo processo conservativo o se vada ricercata anche nei diversi ambienti di origine e nelle diverse tecniche produttive.
Per quanto riguarda le differenze osservate fra i frutti coltivati (V. corymbosum) e quelli provenienti da raccolta spontanea (V. myrtillus e V.uliginosum), le differenze appaiono molto marcate. Infine, sono state evidenziate differenze anche tra le due specie spontanee soprattutto nei confronti della concentrazione dei solidi solubili e del contenuto in acqua che potrebbero essere alla base della più difficile conservabilità di V. uliginosum.
Alla luce delle osservazioni fatte, appare di fondamentale importanza che i vaccineti dell’appennino Tosco-Emiliano siano opportunamente gestiti e tutelati dagli organi competenti poiché, oltre alle innumerevoli funzioni economiche ed ambientali che questi luoghi rivestono per le popolazioni locali, rappresentano un importante fonte di prodotti nutraceutici.
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