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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-10292012-174251


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
HASANAJ, SHKELZEN
URN
etd-10292012-174251
Titolo
Un modello di integrazione dinamica e differenziata: Possibilita e limiti nel confronto tra UK e Italia.
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
STUDI INTERNAZIONALI
Relatori
relatore Dott. Tomei, Gabriele
Parole chiave
  • modello dinamico e differenziato
  • confronto tra Regno Unito e Italia
  • modello di integrazione
Data inizio appello
03/12/2012
Consultabilità
Completa
Riassunto
Negli ultimi decenni l'immigrazione in Europa è divenuta materia di primaria e strategica
importanza per la definizione sia delle politiche interne che delle relazioni esterne dell'Unione.
Il progressivo insediamento di consistenti gruppi nazionali ed etnici pone ai paesi membri
importanti sfide economiche, sociali e culturali, alle quali le politiche messe in atto hanno dato fino
ad ora solo parziale risposta. Concetti-guida come integrazione, assimilazione e rispetto della
diversità faticano ancora oggi a trovare una adeguata ed equilibrata attuazione pratica nelle politiche
di accoglienza realizzate dagli stati europei.
Il lavoro di tesi intende ricostruire lo stato dell'arte relativo ai modelli di integrazione fino ad oggi
seguiti dai paesi europei di più antica esperienza migratoria (Francia, Inghilterra e Germania) e,
attraverso il loro confronto, mette a fuoco le peculiarità che hanno fatto del modello
multiculturalista britannico quello teoricamente più adatto a promuovere l'inclusione sociale degli
stranieri residenti, come singoli e come comunità. A partire da questa ricognizione, la tesi procederà
successivamente ad un confronto tra questi modelli e l'esperienza italiana, che definiremo un nonmodello
per la mancanza di linee di orientamento strategico-culturale.
Di fronte alle sfide poste ai paesi europei non solo dall'aumento qualitativo, ma soprattutto dalla
dinamicità e dall'eterogeneità dei nuovi flussi migratori, l'ultima parte della tesi discute della
necessità di superare anche il modello pluralistico britannico e di sviluppare un modello di
integrazione dinamico e differenziale, in grado, cioè, di adottare strategie di integrazione diverse in
funzione dell'anzianità migratorie, e al tempo stesso di riconoscere e garantire le diversità culturali e
religiose.
La riflessione teorica su questo modello viene approfondita, nella parte conclusiva del lavoro di
ricerca, mediante una verifica di applicabilità di questo nuovo modello al caso italiano. In questa
analisi di fattibilità, la riflessione è sorretta da una indagine di terreno sui punti di forza e di
debolezza dell'esperienza di insediamento a Pisa delle comunità Bengalesi e Pakistane, realizzata
dal candidato mediante numerose interviste a membri ed ai leader delle due comunità. Le interviste
hanno infatti consentito a precisare da un lato le sfide aperte nel nostro paese dai nuovi ed
eterogenei flussi migratori che lo attraversano e, dall'altro, le richieste di riconoscimento e di
integrazione (appunto dinamiche e differenziali) che provengono al modello italiano dalle nuove
comunità che si sono insediate.
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