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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-10292012-132052


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica LC5
Autore
MAIORANA, ANTONIA
URN
etd-10292012-132052
Titolo
SINTESI DI DERIVATI CARBOSSILICI A NUCLEO PIRAZOLO [1,5-a]PIRIMIDINICO QUALI INIBITORI DELL'ENZIMA ALDOSO REDUTTASI
Dipartimento
FARMACIA
Corso di studi
CHIMICA E TECNOLOGIA FARMACEUTICHE
Relatori
relatore La Motta, Concettina
relatore Sartini, Stefania
Parole chiave
  • Aldoso reduttasi
Data inizio appello
14/11/2012
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
14/11/2052
Riassunto
RIASSUNTO
Il diabete mellito (DM) è una patologia cronica caratterizzata da iperglicemia, disordini metabolici e complicanze a lungo termine. La terapia a base di insulina è in grado di prolungare la vita del paziente, ma non previene lo sviluppo di complicazioni, come neuropatie, nefropatie, vasculopatie, retinopatie e cataratta, le quali si manifestano in quei tessuti che non richiedono insulina per l’uptake del glucosio e che quindi sono esposti alla concentrazione plasmatica dello zucchero, che spesso aumenta eccessivamente. Studi sperimentali hanno dimostrato che in questi tessuti l’eccesso di glucosio viene metabolizzato a sorbitolo da parte dell’aldoso reduttasi mediante la via dei polioli. Il sorbitolo così formatosi tende ad accumularsi all’interno delle cellule dando inizio ad una cascata di eventi che portano ad alterazioni morfologiche e funzionali irreversibili. A tal proposito gli inibitori dell’aldoso reduttasi bloccano la trasformazione del glucosio in sorbitolo attraverso la via dei polioli, impedendo l’accumulo intracellulare di sorbitolo. Tutto ciò consente di prevenire o arrestare l’instaurarsi delle complicanze sopra citate. Inoltre, poiché gli inibitori dell’aldoso reduttasi non interferiscono sui livelli plasmatici di glucosio, non causano ipoglicemia e possono essere usati come coadiuvanti nella terapia antidiabetica.
L’obiettivo del presente lavoro di tesi è stato quello di individuare nuovi composti carbossilici a nucleo pirazolo[1,5-A]pirimidinico (Figura 1) secondo la sintesi illustrata nello Schema 1. Queste molecole si sono dimostrate capaci di inibire aldoso reduttasi e risultano essere potenzialmente utili quali agenti per il trattamento delle complicanze a lungo termine del diabete.










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