Tesi etd-10282022-212806 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
IPPOLITO PETRILLI, MARIANNA
URN
etd-10282022-212806
Titolo
Le concessioni demaniali marittime: evoluzione e recenti sviluppi normativi.
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
GIURISPRUDENZA
Relatori
relatore Prof. Fioritto, Alfredo
Parole chiave
- concessioni demaniali marittime
- direttiva 123/2006/CE
- legge 118/2022
- sentenza Promoimpresa
Data inizio appello
05/12/2022
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
05/12/2092
Riassunto
Il presente elaborato ha ad oggetto l’analisi della disciplina dettata nell’ordinamento italiano in tema di concessioni pubbliche (in generale) e marittime (in particolare). Le peculiarità proprie del sistema italiano delle concessioni demaniali marittime per finalità turistico-ricreative hanno fatto sì che il ricorso a meccanismi selettivi di affidamento dei beni demaniali sia stato per lungo tempo escluso nel nostro ordinamento, al fine di privilegiare la stabilità dei rapporti concessori, aventi ad oggetto il diritto di sfruttamento per finalità turistico-ricreative del demanio marittimo.
Così, nell’ambito di una normativa nazionale che, sin dal 1990, disciplinava un sistema non concorrenziale di scelta dei gestori dei beni demaniali marittimi, il legislatore italiano ha dovuto confrontarsi con uno dei testi normativi più importanti del diritto europeo: la Direttiva 2006/123/CE, comunemente denominata Direttiva Bolkestein.
Si affronterà, poi, la conseguente giurisprudenza della Corte di Giustizia Europea nella sentenza Promoimpresa (secondo cui le concessioni aventi ad oggetto beni del demanio marittimo devono essere assegnate, previa procedura di selezione tra gli aspiranti concessionari) e le riforme operate nel 2018 dal legislatore italiano. Riforma, tuttavia, che si è rivelata solo parzialmente omogenea con i criteri di matrice europea, tanto da condurre il Consiglio di Stato in Adunanza Plenaria, con le sentenze del 9 novembre 2021, nn. 17 e 18 ad intervenire, al fine di assicurare certezza e uniformità di applicazione del diritto da parte della Pubblica Amministrazione. Infine, la presente disamina si concluderà con l’analisi della Legge 5 agosto 2022, n. 118, (Legge annuale per il mercato e la concorrenza 2021).
Così, nell’ambito di una normativa nazionale che, sin dal 1990, disciplinava un sistema non concorrenziale di scelta dei gestori dei beni demaniali marittimi, il legislatore italiano ha dovuto confrontarsi con uno dei testi normativi più importanti del diritto europeo: la Direttiva 2006/123/CE, comunemente denominata Direttiva Bolkestein.
Si affronterà, poi, la conseguente giurisprudenza della Corte di Giustizia Europea nella sentenza Promoimpresa (secondo cui le concessioni aventi ad oggetto beni del demanio marittimo devono essere assegnate, previa procedura di selezione tra gli aspiranti concessionari) e le riforme operate nel 2018 dal legislatore italiano. Riforma, tuttavia, che si è rivelata solo parzialmente omogenea con i criteri di matrice europea, tanto da condurre il Consiglio di Stato in Adunanza Plenaria, con le sentenze del 9 novembre 2021, nn. 17 e 18 ad intervenire, al fine di assicurare certezza e uniformità di applicazione del diritto da parte della Pubblica Amministrazione. Infine, la presente disamina si concluderà con l’analisi della Legge 5 agosto 2022, n. 118, (Legge annuale per il mercato e la concorrenza 2021).
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