• cure palliative
• hospice
• healing spaces
• architettura
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Argomento della tesi è ''Lo spazio curativo'', dove per curativo si intende una necessità di miglioramento della qualità della vita nella persona, intesa come individuo e società, architettura come cura ai problemi quotidiani e prevenzione dal malessere che sia esso fisico o psichico. Curativo ha però anche significato letterale quando si entra nell'ambito sanitario. Il problema principale per un malato è proprio la malattia che deve essere curata, da professionisti, da farmaci e dagli spazi che circondano il paziente, spazi che giocano un ruolo chiave nel miglioramento nelle condizioni durante la malattia e dopo di essa. L'ultimo significato di cura affrontato in questo lavoro è quello metaforico che riguarda il paziente terminale. La condizione terminale implica una impossibilità di cura dalla malattia e qui entra in gioco la forza dell'architettura. Non potendo ovviamente curare qualcosa di letteralmente incurabile, l'architettura deve apportare benessere e curare le ferite psico-spirituali e fisiche, laddove possibile, nei pazienti che affrontano l'ultimo percorso della loro vita.
Il progetto, parte integrante di questo lavoro, riguarda proprio questo ultimo aspetto, la progettazione di un hospice a Livorno presso la zona di Monterotondo.

Il lavoro di questa tesi di laurea è diviso in tre parti principali, nella prima si affrontano elementi teorici di supporto alla progettazione, nella seconda vengono studiati alcuni approcci pratici mentre l'ultima tratta appunto della progettazione descritta precedentemente.