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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-10282020-172834


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
BARBONI, SABINA
URN
etd-10282020-172834
Titolo
La gestione delle liste di attesa per le visite specialistiche: analisi statistica dell'impatto di un nuovo modello organizzativo sui tempi di attesa nell?Azienda USL Toscana Centro
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
SCIENZE DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI
Relatori
relatore Prof.ssa Pacini, Barbara
Parole chiave
  • interrupted
  • historical
  • series
  • impact
  • evaluation
  • waiting
  • list
  • interrotta
  • storica
  • serie
  • impatto
  • valutazione
  • attesa
  • lista
Data inizio appello
30/11/2020
Consultabilità
Completa
Riassunto
L’esistenza di tempi d’attesa, più o meno prolungati, per le prestazioni sanitarie contraddistingue inevitabilmente ogni sistema pubblico organizzato su base universalistica, come il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) italiano. L’elaborato, senza alcuna pretesa di completezza, si propone di offrire una panoramica sulla sanità pubblica, in particolare sui tempi d’attesa, analizzandone i recenti interventi normativi.
Tempi di attesa troppo lunghi sono uno dei motivi di maggiore scontento dei cittadini. Ne deriva che le Amministrazioni Regionali e di conseguenza le Aziende Sanitarie hanno nella riduzione delle liste di attesa uno dei propri principali obiettivi.
Nel nuovo PNGLA (Piano nazionale per la gestione delle liste di attesa) 2019-21, si legge, che esso "nasce con l'obiettivo prioritario di avvicinare ulteriormente la sanità pubblica ai cittadini". Come il precedente, individua l'elenco di prestazioni ed esami diagnostici soggetti al monitoraggio e prevede il rispetto, da parte delle Regioni, dei tempi massimi di attesa per ciascuno.
L’elaborato affronta il tema delle liste di attesa sia dal punto di vista normativo, contestualizzandolo nell’ambito del Sistema Sanitario italiano a livello nazionale e regionale, sia organizzativo, guardando anche ai modelli di altri paesi. Viene approfondito il caso della Regione Toscana, e presentato uno studio empirico che riguarda l’Azienda USL Toscana Centro.
Nel primo capitolo viene ripercorsa brevemente la storia della nascita del servizio sanitario in ambito nazionale e regionale e la fonte di finanziamento. Nel secondo capitolo, sono presenti brevi cenni sui sistemi e modelli sanitari in ambito OCSE con un confronto della spesa pubblica, proprio per portare l’attenzione al rapporto del “costo sanitario” con l’aspettativa di vita e lo sviluppo economico e sociale di un paese. Inoltre, viene analizzato come i vari paesi affrontano le politiche sulle liste di attesa e quali strumenti mettono in atto per migliorare i tempi di attesa.
Il terzo capitolo è dedicato alla gestione delle liste di attesa nei vari livelli di governo, nazionale, regionale, ed aziendale con il recepimento del piano nell’Azienda USL Toscana Centro. Tema che negli ultimi tempi è sempre più oggetto di attenzione sia da parte dei media che degli stessi cittadini. Il vero problema è capire come ridurre queste lunghe liste di attesa.
Nel quarto capitolo viene presentata una analisi empirica sui dati delle liste d’attesa dell’Azienda USL Toscana Centro, con un focus sul primo accesso delle visite specialistiche.
Al fine di valutare l’impatto dell’introduzione del nuovo Piano Nazionale di Governo delle Liste di Attesa ho applicato il metodo delle serie storiche interrotte, che permette di confrontare la situazione post-intervento con il controfattuale previsto sulla base delle condizioni precedenti. Il modello ci permetterà di stimare i giorni di attesa, basati sull’andamento dei periodi precedenti, e di confrontarli con i giorni di attesa reali. Saremo in grado di verificare se l’introduzione delle nuove regole di accesso alle visite specialistiche produrranno gli effetti desiderati.
Se affrontare i lunghi tempi di attesa era già una sfida per la maggior parte dei paesi dell'OCSE prima dell’attuale crisi per il COVID-19, oggi la sfida sarà acutizzata durante e dopo l’emergenza, poiché tutte le prestazioni (ad esclusione di quelle estremamente urgenti) sono state rinviate.
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