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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-10282006-194634


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
Panattoni, Sara
Indirizzo email
sara.panattoni@gmail.com
URN
etd-10282006-194634
Titolo
Oltre il dolore, oltre la pena. Cinema e handicap, quattro diversi sguardi d'autore
Dipartimento
LETTERE E FILOSOFIA
Corso di studi
CINEMA TEATRO PRODUZIONE MULTIMEDIALE
Relatori
Relatore Prof.ssa Lischi, Alessandra
Parole chiave
  • Segre
  • Bigoni
  • Matarazzo
  • Agosti
  • Petraglia
  • Rulli
  • cinema
  • Bellocchio
  • handicap
  • video
Data inizio appello
20/11/2006
Consultabilità
Parziale
Data di rilascio
20/11/2046
Riassunto
<p align="justify">In una società massmediatica come l'attuale la percezione che abbiamo della
realtà è sfacciatamente influenzata dai mezzi della comunicazione. In questo
contesto il cinema, più tardi il video, ha saputo sfruttare le sue
potenzialità persuasive: incanto di forme in movimento ha contribuito a formare
e modificare, nel corso del tempo, la nostra percezione del mondo, influenzando,
attraverso le sue storie, anche l'immaginario sociale sulla disabilità.<br>
Questo lavoro intende affrontare il binomio cinema-handicap attraverso l'analisi
di quattro specifiche opere: <i> Matti da slegare</i> (di S. Agosti, M. Bellocchio, S.
Petraglia, S. Rulli, 1975), <i> A proposito di sentimenti</i> (di D. Segre, 1999),
<i>
Amleto...frammenti</i> (di B. Bigoni, 1997) e <i> Miserere (Cantus)</i> (di Antonello
Matarazzo, 2005).<br>
Si tratta di prodotti audiovisivi molto lontani tra loro, si va dal film
militante anni Settanta, ad un videoclip artistico ricco di contaminazioni e
suggestioni, ma che rispecchiano un sentire comune nei confronti della
diversità. Gli autori, pur percorrendo strade formali distinte, sono mossi da
un sentimento di rispetto e di onestà intellettuale nei confronti di situazioni
solitamente oggetto di facile retorica.<br>
Testimoniando la contraddittorietà della società contemporanea senza
preconcetti e pregiudizi, questi film attestano come il cinema possa diventare,
oggi più che mai, un importante strumento di impegno civile, un mezzo per
attivare coscienze e far riflettere.</p>
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