• congenital heart disease
• controlled respiratory training
• group singing
• holistic approach
• pediatric patients
• quality of life

Le cardiopatie congenite (CC) sono considerate delle malformazioni dell’apparato cardiovascolare che si manifestano nel periodo gestazionale a causa di uno sviluppo anomalo nella struttura del cuore e dei grossi vasi. Tali malformazioni sono caratterizzate dal fatto che devono essere spesso gestite durante tutto il corso della vita. Pertanto, si rendono necessarie nuove strategie terapeutiche che riflettano un approccio più integrato e finalizzato non solo sui determinanti clinici, ma anche centrato sull'impatto che la malattia può avere sul processo di socializzazione, sulla salute emotiva e sullo svolgersi delle normali azioni quotidiane. Tra i diversi approcci, di cui la letteratura scientifica ne documenta effetti positivi, vi è l’utilizzo delle tecniche di respirazione controllata, con benefici sul piano morfologico-funzionale e su quello psicologico. Un recente studio condotto su pazienti con CC complesse, ha dimostrato che “allenare il polmone” mediante il “training respiratorio consapevole”, basato su atti respiratori lenti e profondi e soprattutto sulla contrazione e rilassamento del diaframma, determinano un significativo miglioramento della tolleranza allo sforzo e della performance fisica oltre ad un generale miglioramento nel benessere percepito e della qualità della vita. Essendo noto che anche i Maestri del Canto utilizzano analoghi esercizi respiratori per migliorare la performance canora, ne deriva l’ipotesi dello studio di utilizzare il Canto come strumento di terapia. Scopo del progetto CANTANDO, svolto in collaborazione con l’Istituto di Fisiologia Clinica del CNR e la Fondazione Toscana Gabriele Monasterio, descritto in questa tesi è quello di dimostrare che il Canto possa essere utilizzato come “terapia” per migliorare la performance fisica e la qualità di vita in bambini cardiopatici. Il presente elaborato di tesi descrive il protocollo CANTANDO, fornendo al contempo i dati preliminari di 10 pazienti derivati da un piccolo studio pilota acquisito nel 2022 nell’ambito del suddetto protocollo. Il Kindl test, compilato prima e dopo i mesi di training, ha riportato un generale miglioramento in tutte le dimensioni analizzate (benessere fisico, benessere emotivo, autostima, relazioni familiari, relazioni amicali, scuola) e un miglioramento significativo per il vissuto di malattia. Dati i benefici psicologici riportati dai pazienti nello studio pilota in termini di miglioramento della qualità della vita e percezione di benessere, sarebbe auspicabile introdurre tale metodologia nella riabilitazione cardiologica post-intervento, soprattutto in una categoria di popolazione come quella valutata dallo studio CANTANDO, in cui il potenziamento delle relazioni sociali, l’autostima, e la consapevolezza della malattia sono necessarie per la convivenza con una simile condizione cronica.