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Il tumore del colon retto (TCR) è la neoplasia più frequente del tratto gastrointestinale e rappresenta il tumore più frequentemente diagnosticato, occupando il terzo posto negli uomini ed il secondo nelle donne nella casistica italiana. Grazie alla diffusione delle campagne di screening l’incidenza del TCR è in riduzione: -4.1% negli uomini e -3.0% nelle donne, ed anche la sopravvivenza a 5 anni è aumentata fino al 65%. I fattori di rischio per lo sviluppo del TCR sono molteplici, riconoscendo sia cause genetiche che ambientali/comportamentali. Il TCR viene comunemente diagnosticato in regime elettivo grazie agli esami di screening che consentono una diagnosi ed un trattamento precoce della malattia. Tuttavia, il TCR continua ad essere diagnosticato in regime di urgenza fino al 19% dei casi, richiedendo importanti variazioni nell’approccio diagnostico/terapeutico. Una popolazione che frequentemente riceve diagnosi di TCR in regime di urgenza sono i pazienti immunocompromessi (PIC) che, a causa di un sistema immunitario (SI) deficitario, risultano predisposti anche allo sviluppo di neoplasie, che spesso si manifestano in acuto tramite complicanze e con una clinica tardiva, spesso non definita, rispetto alla popolazione generale. Le cause di immunocompromissione possono avere base genetica o acquisita e la popolazione di PIC è destinata ad aumentare nel tempo, rendendo quindi necessario aumentare le conoscenze su questa condizione. L’obiettivo di questo studio è valutare l’outcome a breve e lungo termine del PIC sottoposto ad intervento chirurgico in regime di urgenza per patologia neoplastica colo-rettale, stratificato in base al grado di immunocompromissione.