Tesi etd-10272005-121031 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea vecchio ordinamento
Autore
Martinelli, Christian
Indirizzo email
martinelli.christian@inwind.it
URN
etd-10272005-121031
Titolo
Il corindone in Italia
Dipartimento
SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI
Corso di studi
SCIENZE GEOLOGICHE
Relatori
relatore Orlandi, Paolo
Parole chiave
- corindone
- Italia
Data inizio appello
18/11/2005
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
18/11/2045
Riassunto
In Italia le manifestazioni corindonifere sono segnalate principalmente all’interno di plumasiti piemontesi e rodingiti liguri, non mancano però, segnalazioni riguardo la presenza di corindone in altri tipi di rocce, come gli inclusi nelle trachiti del Monte Amiata, i proietti vulcanici del Monte Cimino, la dolomia di Crevoladossola, le cornubianiti di Traversella, gli gneiss della Val Vigezzo e della Val Bregaglia; la presenza di corindone è stata segnalata, inoltre, anche nelle sabbie del litorale di Ladispoli e nei giacimenti alluvionali del vicentino.
In questa tesi sono stati campionati e studiati i corindoni di tutte le località e giaciture note ad eccezione di quelli presenti nelle vulcaniti del M.te Amiata e nelle cornubianiti di Traversella in quanto trattasi di sporadiche identificazioni in lavori petrografici. I campioni sono stati caratterizzati sia da un punto di vista cristallografico con il calcolo dei parametri di cella attraverso misure diffrattometriche a raggi-X sia su polveri che su cristallo singolo, che chimico mediante analisi alla microsonda elettronica.
Particolare attenzione è stata rivolta allo studio delle inclusioni solide che hanno condotto alla identificazione di numerose specie mineralogiche accessorie tipiche delle diverse giaciture.
E’ stato infine raccolto lo spettro all’infrarosso di tutti i campioni che ha fornito utili informazioni per identificare campioni provenienti da differenti giaciture.
In questa tesi sono stati campionati e studiati i corindoni di tutte le località e giaciture note ad eccezione di quelli presenti nelle vulcaniti del M.te Amiata e nelle cornubianiti di Traversella in quanto trattasi di sporadiche identificazioni in lavori petrografici. I campioni sono stati caratterizzati sia da un punto di vista cristallografico con il calcolo dei parametri di cella attraverso misure diffrattometriche a raggi-X sia su polveri che su cristallo singolo, che chimico mediante analisi alla microsonda elettronica.
Particolare attenzione è stata rivolta allo studio delle inclusioni solide che hanno condotto alla identificazione di numerose specie mineralogiche accessorie tipiche delle diverse giaciture.
E’ stato infine raccolto lo spettro all’infrarosso di tutti i campioni che ha fornito utili informazioni per identificare campioni provenienti da differenti giaciture.
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