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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-10262021-181236


Tipo di tesi
Tesi di specializzazione (5 anni)
Autore
BORDONARO, MANUEL
URN
etd-10262021-181236
Titolo
La donazione di fegato da donatore vivente a scopo trapianto pediatrico: strategia per la selezione del donatore e della tecnica chirurgica, e risultati
Dipartimento
PATOLOGIA CHIRURGICA, MEDICA, MOLECOLARE E DELL'AREA CRITICA
Corso di studi
CHIRURGIA GENERALE
Relatori
relatore Prof. De Simone, Paolo
correlatore Prof. De Ville De Goyet, Jean
Parole chiave
  • Trapianto pediatrico da donatore vivente
Data inizio appello
16/11/2021
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
16/11/2091
Riassunto
Nell’ambito del trapianto di fegato pediatrico da donatore vivente il graft LLS è quello più comunemente utilizzato e, grazie alla tecnica chirurgica ben standardizzata, i risultati ottenuti sono eccellenti; il graft di emifegato sinistro rappresenta una valida opzione per assicurare un adeguato GRWR nei bambini di grandi dimensioni. Nei Paesi dove l’attività di donazione avviene principalmente da donatore deceduto (ad esempio l’Italia), il trapianto di fegato da donatore vivente (LDLT) viene utilizzato insieme al trapianto split da donatore deceduto per eliminare la mortalità in lista d’attesa dei riceventi pediatrici e per eseguire il trapianto su riceventi che sono svantaggiati nel sistema di allocazione dell’organo basato su criteri d’urgenza. In quest’ottica, l’ottimizzazione del timing del trapianto rende possibile raggiungere una sopravvivenza del graft e del paziente prossima al 100% dopo il LDLT come nel nostro centro. Il nostro studio ha dimostrato che, in virtù del fatto che non vi sono state complicanze chirurgiche nei donatori, l’intervento di lobectomia sinistra o epatectomia sinistra a scopo donazione è un intervento sicuro in centri ad alto volume e di grande esperienza e che per raggiungere tale obiettivo è fondamentale, oltre all’esperienza chirurgica, un’accurata e meticolosa pianificazione pre-operatoria per minimizzare i rischi del donatore, per garantire la sicurezza del donatore e per ottenere i risultati eccellenti ottenuti nel ricevente.
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