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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-10262020-150135


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
SANTACROCE, GIULIA
URN
etd-10262020-150135
Titolo
Valutazione degli effetti dell'apparecchio Herbst in relazione allo stadio di maturazione delle vertebre cervicali
Dipartimento
PATOLOGIA CHIRURGICA, MEDICA, MOLECOLARE E DELL'AREA CRITICA
Corso di studi
ODONTOIATRIA E PROTESI DENTARIA
Relatori
relatore Giuca, Maria Rita
Parole chiave
  • herbst
  • orthodontics
  • skeletal maturation
Data inizio appello
09/11/2020
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
09/11/2090
Riassunto
Lo studio considera l’applicazione dell’apparecchio di Herbst per la correzione delle malocclusioni di seconda classe bilaterali in età giovanile. Sono stati analizzati retrospettivamente casi clinici reali selezionati in base a specifici criteri di inclusione ed esclusione come ad esempio assenza di cross bite o scissor bite, di patologie scheletriche, di alterazioni dentarie di forma e/o dimensione, di agenesie, di indicazioni all’estrazione di elementi dentari.
Le malocclusioni spesso sono riscontrabili sin dalla prima infanzia; ne consegue che una attenta analisi, già in dentatura decidua o mista, permette un primo screening di eventuali alterazioni importanti, che possono essere così trattate precocemente.
Gli apparecchi funzionali rientrano nella fase di trattamento precoce, sono infatti dei dispositivi utilizzanti in ortodonzia intercettiva su pazienti giovani, volti a correggere o almeno minimizzare le alterazioni scheletriche del soggetto, andando a stimolare o rallentare la crescita della struttura ossea di interesse in base allo scopo terapeutico da ottenere, rendendo inoltre la fase ortodontica successiva più breve.
Solitamente gli apparecchi funzionali sono conosciuti con il nome del loro inventore. L'apparecchio Herbst, è tra i più noti apparecchi funzionali fissi; fu ideato da Emil Herbst nel 1905 ma venne successivamente dismesso per lungo tempo fino a quando, verso la fine degli anni ’70, Hans Pancherz gli diede nuova luce nell’ambito della comunità scientifica.
Il presente studio si è posto come obiettivo l’analisi degli effetti a livello scheletrico del trattamento con apparecchio Herbst in rapporto allo stadio di maturazione ossea di partenza dei soggetti analizzati.
Il suddetto lavoro di tesi è uno studio di tipo retrospettivo monocentrico, condotto su teleradiografie di 35 pazienti (di cui 16 maschi e 19 femmine) di età compresa tra 7 anni e 15 anni, con diagnosi di malocclusione di II classe, trattati con apparecchio di Herbst. La durata media del trattamento è stata di circa 10 mesi.
Il tracciato cefalometrico è stato effettuato su teleradiografie in proiezione latero laterale eseguite prima del trattamento e a fine trattamento. Su ogni teleradiografia è stata fatta l’analisi cefalometrica di Pancherz utilizzando un software dedicato.
La valutazione scheletrica è stata effettuata secondo il metodo elaborato nel 2005 da T. Baccetti, L. Franchi e J. A. McNamara Jr., il quale prevede la stadiazione della maturazione scheletrica tramite 6 stadi.
Il campione in analisi è stato suddiviso in base a tale criterio in 2 gruppi, il primo costituito da 20 soggetti riconducibili allo stadio di maturazione vertebrale 1, 2 o 3 e il secondo gruppo da 15 soggetti riconducibili allo stadio di maturazione vertebrale 4, 5 o 6.
Per ogni soggetto sono state analizzate le due cefalometrie, prestando particolare attenzione alla posizione del punto A, punto subspinale o punto A di Downs, (punto più interno della curva che unisce la spina nasale anteriore al processo alveolare del mascellare superiore e rappresenta il punto di unione tra l’osso basale e quello alveolare) e del punto Pg, Pogonion, (punto più anteriore del profilo osseo della mandibola, cioè il punto più prominente dell’eminenza mentoniera rispetto al piano occlusale), alla discrepanza tra tali valori e alle misure degli angoli SN-GoMe e ANPg.
I risultati del presente studio hanno evidenziato differenze in rapporto alla maturazione ossea dei soggetti.

The study considers the application of the Herbst appliance for the correction of second-class bilateral malocclusions in young age. Real clinical cases were retrospectively analyzed, selected on the basis of specific inclusion and exclusion criteria.
Malocclusion diagnosis are recurring in early childhood; it means that a careful analysis, in deciduous or mixed dentition, allows a first screening of any important alterations, which can thus be treated early.
The functional appliances are part of the early treatment.
Functional appliances are usually known by the name of their inventor. The Herbst appliance is one of the best known functional appliances; it was conceived by Emil Herbst in 1905 but was subsequently abandoned for a long time until, towards the end of the 1970s, Hans Pancherz gave it new light within the scientific community.
The present study aims to analyze the skeletal effects of treatment with Herbst device in relation to the bone maturation stage of the subjects analyzed.
The study is a single-center retrospective study, performed on teleradiographs of 35 patients (of which 16 males and 19 females) aged between 7 years old and 15 years old, diagnosed with class II malocclusion, treated with Herbst. The mean duration of treatment was approximately 10 months.
The cephalometric analysis was performed on lateral- lateral projection teleradiographs acquired before and after treatment. Pancherz's cephalometric analysis was performed on each teleradiography using dedicated software.
The skeletal evaluation was carried out according to the method developed in 2005 by T. Baccetti, L. Franchi and J. A. McNamara Jr., which provides for the staging of skeletal maturation through 6 stages.
The sample under analysis was divided according to this criterion into 2 groups, the first consisting of 20 subjects belong to the vertebral maturation stage 1, 2 or 3 and the second group by 15 subjects belong to the vertebral maturation stage 4, 5 or 6.
The cephalometries were analyzed for each subject, paying particular attention to the position of point A, subspinal point or Downs point A, and the position of Pg point, Pogonion, to the discrepancy between these values and to the angle width of SN-GoMe and ANPg.

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