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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-10262020-121233


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
GIUNTINI, VALERIA
URN
etd-10262020-121233
Titolo
Ecofemminismo: una indagine sui legami tra genere e clima.
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
SCIENZE DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI
Relatori
relatore Prof. Villa, Matteo
Parole chiave
  • cura
  • dominio
  • ecologia
  • genere
  • gerarchia
  • intersezionalità
  • riproduzione
  • scienza
Data inizio appello
30/11/2020
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
30/11/2060
Riassunto
Cos'è l'ecofemminismo e perché è così importante parlarne oggi? L'ecofemminismo è un ramo del femminismo intersezionale che studia le interconnessioni tra dominio di genere e di natura: secondo tale corrente, politiche mirate alla gender equality avrebbero risvolti positivi anche sul riscaldamento globale.
L'elaborato prevede la trattazione dei principali temi ecofemministi in quattro parti, le prime tre descrittive, e l'ultima sperimentale. L'obiettivo è riuscire a evidenziare le intersezioni tra dominio di genere e crisi climatica, sulla base dell'assunto che tale dominio - sistematicamente giustificato dalla società – venga da una categoria superiore a danno di altre classificate come inferiori.
Il primo capitolo, partendo da un'analisi dell'evoluzione del pensiero femminista, fino all'intersectionality, tratta l'ecofemminismo in maniera graduale, guardando principalmente alle due ondate – quella spirituale e materialista – e giungendo poi a un ripensamento del concetto di categoria in termini più fluidi e inclusivi.
Il secondo capitolo si concentra sul rapporto ostacolato tra donne e scienza, evidenziando una necessaria apertura a una scienza femminista. Fonti autorevoli sottolineano che la scienza, così come conosciuta e studiata fino ad oggi, sia inserita in un contesto e valuti gli interessi di una sola categoria di genere, il soggetto in cima al sistema piramidale. Tale soggetto cognitivo è considerato universale, l'unico punto di vista “giusto”, mentre il resto è “altro”. Questo, oltre che un problema etico, diviene un problema anche scientifico.
Il terzo capitolo si concentra sulla riproduzione sociale. Il tema riproduttivo costituisce uno dei punti cardine del pensiero ecofemminista, critico verso l'approccio occidentale capitalista. Alcuni effetti del capitalismo sottolineati dalla letteratura critica sul tema – si parla di aumento delle diseguaglianze, riscaldamento globale, risorse sempre più esauribili, ambiente tossico, e molto altro - mostrano le profonde contraddizioni e la crisi nell'ambito della riproduzione sociale. In una società che basa i suoi valori sull'etica della cura, in base alle ricerche, affinché le condizioni di vita siano sostenibili, potrebbe essere necessario procedere alla sottrazione di alcune fonti comunitarie o beni comuni dalla mercificazione, tant'è che la cura non può costituire merce, dunque non deve essere lasciata al mercato. È doveroso comprendere la sessualità non patriarcale, paritaria, la quale si deve sviluppare insieme a modifiche riguardo la divisione sessuale del lavoro, nell'economia e nella politica. Una eventuale care-revolution potrebbe portare a una modifica rispetto all'aut-aut obbligato delle donne nel mondo del lavoro, a una disamina dei punti deboli del sistema economico, a una teorizzazione di un reddito di cura.
Per rispondere alla domanda iniziale, però, si deve fare un passo ulteriore.
Il quarto capitolo infatti porta i risultati di un'indagine condotta su un gruppo di persone dai 21 ai 75 anni, uomini e donne, con background culturali diversi, per valutare il punto di vista di ognuno sul legame tra genere e clima, oltre ad avere spunti su possibili cambiamenti in tale prospettiva.
Dalle interviste emerge un riconoscimento generale di dominio sia di genere – a danno soprattutto delle donne – ma anche climatico. Molti intervistati, se non quasi tutti, sono riusciti a individuare un certo legame, almeno nel modus operandi, tra queste due forme di dominio, e le proposte risolutive sono state davvero variegate. Alcuni hanno dato una responsabilità alle nuove generazioni le quali, attraverso l'istruzione, dovrebbero riuscire ad elevarsi da un contesto familiare arretrato, di modo che piano piano vi sia un'evoluzione dello schema piramidale tradizionale familiare. Altri hanno parlato di responsabilità politica riguardo misure a sostegno dei più giovani, altri ancora di un ripensamento del sistema economico, attraverso concezioni ecologiche di guadagno e lavoro. In estrema sintesi, la ricerca ha condotto a risultati interessanti e fatto emergere consapevolezze profonde.
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