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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-10262019-131946


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
DEL CORONA, CAMILLA
Indirizzo email
camilla_sbc@yahoo.it
URN
etd-10262019-131946
Titolo
Léon Cogniet, "un girondin de l'art": ricostruzione critica e approfondimenti tematici.
Dipartimento
CIVILTA' E FORME DEL SAPERE
Corso di studi
STORIA E FORME DELLE ARTI VISIVE, DELLO SPETTACOLO E DEI NUOVI MEDIA
Relatori
relatore Savettieri, Chiara
Parole chiave
  • violence
  • salon
  • Romanticismo
  • Ottocento
  • morte
  • Léon Cogniet
  • Francia
  • death
  • critica
  • violenza
Data inizio appello
18/11/2019
Consultabilità
Completa
Riassunto
Il presente testo si propone di riportare l'attenzione su Léon Cogniet, artista che visse i fermenti del Romanticismo francese con notevole riscontro di critica e pubblico e che tuttavia fu destinato a cadere nell'oblio nel corso del Novecento. Grazie in particolar modo ai fondamentali contributi apportati al tema dalla prima e unica mostra monografica dedicata all'autore e tenutasi a Orléans nel 1990, apripista ai nuovi studi sulle collezioni romantiche del Musée des Beaux-Arts, il presente elaborato ricostruisce l'enorme rilevanza del processo di genesi di alcune opere dell'artista, descritto dai contemporanei come estremamente riflessivo e ponderato, ma che tuttavia si riscopre negli schizzi preparatori perfetto protagonista della rivoluzione romantica. Intraprendendo dunque il nostro lavoro dalla ricostruzione critica dell'opera dell'artista, rintracciandone elogi e biasimi negli scritti dei visitatori dei Salon, quali Adolphe Thiers, August Jal, Anatole de La Forge, Ernest Vinet nonché gli stessi letterati Stendhal e Baudelaire e i primi importantissimi biografi Paul Mantz ed Henri Delaborde, si ricostruisce l'opera di Cogniet dal particolare punto di vista della critica contemporanea. Mantenendo sempre viva l'attenzione in merito alle vicende artistiche del secolo, si prosegue dunque a stenderne una biografia completa, dall'educazione ricevuta nell'atelier di Pierre Guérin, passando per le prime prove in Italia e i grandi successi dei Salon e delle commissioni pubbliche, sino alle ultime opere e agli anni dedicati all'insegnamento dallo stesso Cogniet.
Infine, l'ultimo capito è dedicato a quelle tematiche più complesse ma padroneggiate dalla nuova generazione di artisti, la morte e la violenza, le quali pur rientrando perfettamente nel paradigma romantico non hanno permesso a Cogniet di garantirsi una solida fortuna nel corso dei secoli. Alla luce delle ricostruzioni, dunque, si avranno gli strumenti per comprendere le ragioni dell'oblio, sperando che la rinascita degli studi su questo cauto romantico, definito da Delaborde “un girondin de l'art”, gli assicurino e riconoscano l'importante ruolo avuto nel panorama artistico dell'Ottocento francese.
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