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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-10262014-110609


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
COLLINA, CHIARA
URN
etd-10262014-110609
Titolo
Valore nutraceutico di Ocimum basilicum cv. Tigullio inoculato con R. intraradices e batteri associati
Dipartimento
SCIENZE AGRARIE, ALIMENTARI E AGRO-AMBIENTALI
Corso di studi
BIOSICUREZZA E QUALITA DEGLI ALIMENTI
Relatori
relatore Giovannetti, Manuela
relatore Agnolucci, Monica
correlatore Guidi, Lucia
Parole chiave
  • basilico
  • Ocimu basilicum cv. Tigullio
  • fungo micorrizico arbuscolare
  • R. intraradices IMA6
  • plant growth promoting bacteria
Data inizio appello
09/12/2014
Consultabilità
Completa
Riassunto
Le piante aromatiche hanno da tempo dimostrato di possedere spiccate attività antiossidanti, suggerendo, quindi, potenziali benefici per la salute umana. Tali attività sono ascrivibili a composti noti come fitochimici che includono polifenoli e ascorbato, di grande interesse per il loro apporto nutraceutico. Il basilico (Ocimum basilicum L) è una specie orticola introdotta in diverse aree del Mediterraneo e, sebbene considerata una coltura di nicchia, viene coltivata su una vasta superficie, per scopi alimentari e farmaceutici. Come la maggior parte delle piante alimentari, il basilico è in grado di stabilire simbiosi mutualistica con microrganismi della rizosfera, i funghi micorrizici arbuscolari (AMF), che svolgono un ruolo chiave per la nutrizione e la salute delle piante. L’attività dei funghi micorrizici è positivamente influenzata dalle comunità batteriche della micorrizosfera, che vivono strettamente associate alle spore e alle ife degli AMF.
Lo scopo della presente tesi è stato quello di saggiare l’impiego di associazioni di AMF e batteri ad essi associati come biofertilizzanti e biostimolanti. A tale scopo, nell’ambito di una prova in vaso con la pianta Ocimum basilicum cv Tigullio, è stato utilizzato il fungo R. intraradices IMA6 inoculato da solo e/o in combinazione con 5 diverse specie batteriche precedentemente isolate dalle spore del fungo e selezionate per le loro spiccate attività PGP (Plant growth-promoting). Sono state effettuate analisi microbiologiche per la determinazione della colonizzazione micorrizica e analisi chimiche e biochimiche per la valutazione del contenuto in azoto e fosforo, della capacità antiossidante (mediante determinazione di fenoli e acido ascorbico) nonché dello stato fisiologico della pianta (mediante valutazione della fluorescenza della clorofilla a). L’effetto del bio-inoculo sulla diversità della comunità batterica della micorrizosfera è stato inoltre analizzato mediante l’utilizzo di tecniche molecolari coltura-indipendenti (PCR-DGGE).
I dati ottenuti hanno evidenziato un maggior contenuto in fenoli totali nelle tesi inoculate sia con i batteri che con il fungo micorrizico, mentre un significativo aumento nel contenuto in acido ascorbico è stato rilevato nella tesi trattata con l’inoculo combinato batteri e fungo micorrizico. Questi risultati evidenziano la possibilità di impiego di microrganismi benefici in qualità di biofertilizzanti e biostimolanti per promuovere la produzione di sostanze di alto valore nutraceutico in piante di interesse alimentare.
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