Tesi etd-10262012-123419 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
BRACCHITTA, ROSSANA
URN
etd-10262012-123419
Titolo
L' impairment test nelle banche italiane: i casi Unicredit, Intesa Sanpaolo e Monte dei Paschi di Siena.
Dipartimento
ECONOMIA
Corso di studi
CONSULENZA PROFESSIONALE ALLE AZIENDE
Relatori
relatore Prof. Allegrini, Marco
Parole chiave
- impairment
Data inizio appello
05/12/2012
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
05/12/2052
Riassunto
Il presente lavoro di tesi è stato incentrato sull’impairment test previsto dallo IAS 36. Si focalizzerà lo studio, sui singoli bilanci consolidati di tre dei principali gruppi bancari quotati in Borsa che sono: Unicredit, Intesa Sanpaolo e Monte dei Paschi di Siena.
Si è iniziato, innanzitutto, raccontando brevemente delle stesse banche e del contesto in cui operano per poi valutare l’incidenza che i risultati dell’impairment test hanno avuto sugli stessi, considerando la notevole attenzione che lo stesso ha nella particolare situazione attuale.
Il motivo per cui l’impairment test assume così grande rilievo è dovuto, innanzitutto, alla notevole incidenza che il valore degli elementi, sottoposti allo stesso, hanno sul risultato economico delle società, come vedremo anche nei nostri casi di studio.
Nel proseguo si cercherà dapprima di descrivere come ciascuna società attua l’impairment test, descrivendo nel dettaglio le voci coinvolte, i metodi di valutazione attuati, i dati utilizzati e raccolti per l’attuazione del calcolo valutativo e gli eventi che hanno indotto la revisione del valore di taluni elementi.
Inoltre si spiegherà come, in riferimento al contesto di crisi in cui ci si trova, l’attuazione dello stesso può risultare difficoltoso e forviante al fine per cui lo stesso è svolto, a causa della presenza di segnali esogeni di perdita di valore, spesso incontrollabili.
Concludendo si riporteranno degli spunti, proposti dall’OIV e da altri esperti, volti a proporre linee guida per l’impairment test dell’avviamento in contesti di crisi. Questi spunti cercano di affrontare la problematica della stima del valore recuperabile, che il metodo tradizionale, disciplinato dallo IAS 36, rende più acuta in questo prolungato periodo di crisi economica globale.
Infine si analizzeranno gli stati attuali dei bilanci intermedi 2012 delle singole banche, oggetto di riferimento, per verificare se le prime azioni correttive hanno raggiunto i propri esiti e se si prospettano nuove rettifiche di valore.
Concludendo si propongo alcune riflessioni, poste dagli esperti , per ricercare soluzioni condivise su alcuni aspetti critici del modello di attuazione dell’impairment test mediante lo standard IAS 36.
Si è iniziato, innanzitutto, raccontando brevemente delle stesse banche e del contesto in cui operano per poi valutare l’incidenza che i risultati dell’impairment test hanno avuto sugli stessi, considerando la notevole attenzione che lo stesso ha nella particolare situazione attuale.
Il motivo per cui l’impairment test assume così grande rilievo è dovuto, innanzitutto, alla notevole incidenza che il valore degli elementi, sottoposti allo stesso, hanno sul risultato economico delle società, come vedremo anche nei nostri casi di studio.
Nel proseguo si cercherà dapprima di descrivere come ciascuna società attua l’impairment test, descrivendo nel dettaglio le voci coinvolte, i metodi di valutazione attuati, i dati utilizzati e raccolti per l’attuazione del calcolo valutativo e gli eventi che hanno indotto la revisione del valore di taluni elementi.
Inoltre si spiegherà come, in riferimento al contesto di crisi in cui ci si trova, l’attuazione dello stesso può risultare difficoltoso e forviante al fine per cui lo stesso è svolto, a causa della presenza di segnali esogeni di perdita di valore, spesso incontrollabili.
Concludendo si riporteranno degli spunti, proposti dall’OIV e da altri esperti, volti a proporre linee guida per l’impairment test dell’avviamento in contesti di crisi. Questi spunti cercano di affrontare la problematica della stima del valore recuperabile, che il metodo tradizionale, disciplinato dallo IAS 36, rende più acuta in questo prolungato periodo di crisi economica globale.
Infine si analizzeranno gli stati attuali dei bilanci intermedi 2012 delle singole banche, oggetto di riferimento, per verificare se le prime azioni correttive hanno raggiunto i propri esiti e se si prospettano nuove rettifiche di valore.
Concludendo si propongo alcune riflessioni, poste dagli esperti , per ricercare soluzioni condivise su alcuni aspetti critici del modello di attuazione dell’impairment test mediante lo standard IAS 36.
File
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La tesi non è consultabile. |