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• storia della follia

La tesi si pone l’obiettivo di fornire una lettura di un testo ormai classico della filosofia contemporanea, la «Histoire de la folie à l’âge classique» di Michel Foucault, seguendo due direttrici principali – la storia e lo spazio – per sollevare alcune questioni teoriche. Nella prima parte, dopo una ricostruzione dell’introduzione foucaultiana alla «Antropologia» di Kant, che approfondisce la nozione di «a priori storico», la ricerca si sofferma sul metodo storiografico adottato da Foucault, richiamandone le fonti ed evidenziando i problemi filosofici che ne emergono: quello di un trascendentale storico e quello della discontinuità e dell’evento. Nella seconda parte, dopo aver chiarito la nozione di «esperienza» e averla connessa con quella di «spazio» con riferimento ad alcuni testi foucaultiani degli anni Cinquanta, viene messa in risalto la rilevanza della spazialità nella «Histoire de la folie», per poi considerare due importanti letture dell’opera: l’interpretazione di Deleuze e la critica di Derrida. Emerge, così, il problema del discorso filosofico e del punto di vista del filosofo in rapporto alla razionalità occidentale. Nell’ultima parte, proprio a partire da quest’ultima questione, si tenta di rintracciare una risposta foucaultiana alla critica derridiana, tornando sul problema dell’evento e proponendone una, seppur non risolutiva, interpretazione, insieme a una possibile definizione del ruolo della filosofia.