Tesi etd-10252019-152721 |
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Tipo di tesi
Tesi di specializzazione (4 anni)
Autore
FATAYER, MOHAMMAD WALID A
URN
etd-10252019-152721
Titolo
La biopsia renale nella diagnostica del rene trapiantato con rigetto: correlazione anatomo-clinica
Dipartimento
PATOLOGIA CHIRURGICA, MEDICA, MOLECOLARE E DELL'AREA CRITICA
Corso di studi
ANATOMIA PATOLOGICA
Relatori
relatore Prof. Leocata, Pietro
Parole chiave
- biopsia renale
- diagnostica
- rene trapiantato
- rigetto
- trapianto
Data inizio appello
19/11/2019
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
19/11/2089
Riassunto
L'attuale esame “gold standard” per la diagnosi di rigetto renale è rappresentato della biopsia del graft renale che viene solitamente eseguita in seguito ad una riduzione della funzione renale. La diagnosi affidabile e tempestiva del rigetto nei pazienti con trapianto renale è importante per preservare la funzione dell’allotrapianto e prevenire l'insufficienza di allotrapianto.
In questo studio sono stati esaminati 59 pazienti di cui 48 pazienti con varie forme di rigetto di tipo iperacuto, acuto e cronico. Sono stati raccolti i parametri della funzionalità renale (creatinina e proteinuria/24h) nella fase pre-bioptica, ossia quando il paziente mostrava un peggioramento di tale funzionalità (all’incirca 7 giorni prima dell’esecuzione della biopsia renale), e gli stessi parametri a circa un anno dall’esecuzione della biopsia. L’esame istologico è risultato lo strumento diagnostico più accurato e indispensabile per l’inquadramento del paziente con peggioramento dei parametri di funzionalità renale e consente al clinico di impostare una terapia adeguata che porti, in una buona percentuale di casi, alla sopravvivenza del graft.
In questo studio sono stati esaminati 59 pazienti di cui 48 pazienti con varie forme di rigetto di tipo iperacuto, acuto e cronico. Sono stati raccolti i parametri della funzionalità renale (creatinina e proteinuria/24h) nella fase pre-bioptica, ossia quando il paziente mostrava un peggioramento di tale funzionalità (all’incirca 7 giorni prima dell’esecuzione della biopsia renale), e gli stessi parametri a circa un anno dall’esecuzione della biopsia. L’esame istologico è risultato lo strumento diagnostico più accurato e indispensabile per l’inquadramento del paziente con peggioramento dei parametri di funzionalità renale e consente al clinico di impostare una terapia adeguata che porti, in una buona percentuale di casi, alla sopravvivenza del graft.
File
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