Tesi etd-10252015-182602 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
ANTONELLI, FEDERICA
URN
etd-10252015-182602
Titolo
Studio e realizzazione del processo di welding repair con materiale eterogeneo di un rotore turbina 60 MW per centrali geotermoelettriche
Dipartimento
INGEGNERIA CIVILE E INDUSTRIALE
Corso di studi
INGEGNERIA MECCANICA
Relatori
relatore Prof. Beghini, Marco
relatore Prof. Valentini, Renzo
relatore Ing. Ventavoli, Michele
relatore Prof. Valentini, Renzo
relatore Ing. Ventavoli, Michele
Parole chiave
- geotermia
- turbina
- welding repair
Data inizio appello
02/12/2015
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
02/12/2055
Riassunto
L’attività presentata è stata svolta presso i Servizi tecnici di Manutenzione Enel Green Power di Larderello e consiste nella qualifica e realizzazione di un processo di manutenzione per il recupero di un . rotore turbina Ansaldo 60 MW biflusso giunto a fine vita, non più riparabile con le tecniche standard di manutenzione, prolungandone la vita utile di 8 anni.
Il rotore, dopo il ripristino dovrà essere esercito con vapore geotermico contenente da 2 a 10 ppm di cloruri. I processi di repair consolidati per questo tipo di macchine non ne consentivano l’utilizzo con vapore di questo tipo.
L’idea di recupero del fusto del rotore consisteva nel tagliare la parte del fusto che non ne consentiva più l’esercibilità e saldare delle protesi di materiale più resistente alle condizioni del fluido in quella specifica zona dell’espansione del fluido, caratterizzata da ambiente ossidante a temperatura minore di 70°C.
Per la realizzazione del processo è stato necessario:
- Qualificare un processo di saldatura eterogenaea tra due materiali martensitici: l’X5NiCrMo12-6 (materiale base del rotore) e l’X12Cr13 (materiale delle protesi).
- Reperire le tecnologie in grado di realizzare il processo.
- Verificare la modifica strutturalmente.
- Progettare un sistema di controllo della saldatura ripetibile in esercizio.
Il rotore, dopo il ripristino dovrà essere esercito con vapore geotermico contenente da 2 a 10 ppm di cloruri. I processi di repair consolidati per questo tipo di macchine non ne consentivano l’utilizzo con vapore di questo tipo.
L’idea di recupero del fusto del rotore consisteva nel tagliare la parte del fusto che non ne consentiva più l’esercibilità e saldare delle protesi di materiale più resistente alle condizioni del fluido in quella specifica zona dell’espansione del fluido, caratterizzata da ambiente ossidante a temperatura minore di 70°C.
Per la realizzazione del processo è stato necessario:
- Qualificare un processo di saldatura eterogenaea tra due materiali martensitici: l’X5NiCrMo12-6 (materiale base del rotore) e l’X12Cr13 (materiale delle protesi).
- Reperire le tecnologie in grado di realizzare il processo.
- Verificare la modifica strutturalmente.
- Progettare un sistema di controllo della saldatura ripetibile in esercizio.
File
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