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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-10252005-105148


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
Martinucci, Ilaria
Indirizzo email
il.martinucci@katamail.com
URN
etd-10252005-105148
Titolo
Ricerca di colifagi somatici e batteriofagi che infettano Bacteroides fragilis in Mytilus galloprovincialis
Dipartimento
MEDICINA VETERINARIA
Corso di studi
MEDICINA VETERINARIA
Relatori
relatore Prof.ssa Bandecchi, Patrizia
Parole chiave
  • Bacteroides fragilis
  • virus enterici
  • batteriofagi
  • Mytilus galloprovincialis
  • colifagi
Data inizio appello
18/11/2005
Consultabilità
Completa
Riassunto
Gli scarichi cloacali riversano in mare, direttamente o attraverso i corsi d’acqua, una notevole quantità di virus (calicivirus, virus dell’epatite A, adenovirus, rotavirus, enterovirus) e diversi fagi che infettano batteri enterici. La qualità microbiologica delle acque viene generalmente valutata tramite l’uso di indicatori di contaminazione fecale (coliformi fecali, E.coli e streptococchi fecali). Tuttavia, questi indicatori non danno, informazioni adeguate sulla presenza e sopravvivenza di virus nell’ambiente. Nel presente lavoro, è stato messo a punto un metodo indiretto per la valutazione del grado di contaminazione delle acque marine da parte di virus enterici, tramite la ricerca nei mitili, di colifagi somatici e fagi di Bacteroides fragilis (fagi di HSP 40 e RYC 2056). I mitili sono stati posizionati in quattro stazioni di studio con caratteristiche ecologiche diverse. Con tale metodo, possiamo determinare direttamente il titolo virale dal surnatante dell’omogeneizzato dei mitili, utilizzando diluizioni scalari di questo. I dati a nostra disposizione dimostrano come i colifagi somatici siano costantemente presenti in tutte le stazioni di studio dei mitili. I fagi del Bacteroides fragilis, al contrario non sempre presenti in tutte le stazioni, sono stati rilevati anche a titoli inferiori rispetto ai colifagi: il titolo medio nelle quattro diverse stazioni corrisponde all’ 8,9% per i fagi di HSP 40, al 71,5% per i fagi di RYC 2056, e al 91,1% per i colifagi somatici. Il metodo è risultato veloce e di facile esecuzione ed è auspicabile per il futuro una sua applicazione su scala più ampia.