Tesi etd-10242023-123825 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
RAIMO, LORENZO
URN
etd-10242023-123825
Titolo
Uncaria tomentosa: dall'uso etnobotanico ai recenti sviluppi su profilo chimico e attività biologica
Dipartimento
FARMACIA
Corso di studi
FARMACIA
Relatori
relatore Prof.ssa De Leo, Marinella
Parole chiave
- alcaloidi
- antinfiammatoria
- antiossidante
- etnobotanica
- immunomodulatoria
- Uncaria tomentosa
Data inizio appello
08/11/2023
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
08/11/2093
Riassunto
Uncaria tomentosa (Willd. Ex Schult.) DC. è una pianta rampicante appartenente alla famiglia delle Rubiaceae. Originaria delle foreste pluviali dell’Amazzonia e altre regioni dell’America centrale e meridionale, è comunemente nota come “Unã de gato” o “Cat’s Claw” per la peculiare presenza di spine simili ad uncini o unghie di gatto.
Uncaria tomentosa è utilizzata da secoli dalle popolazioni indigene dell’Amazzonia, sotto forma di decotto o tè, per trattare vari disturbi, tra cui infiammazioni, infezioni e disturbi gastrointestinali. Della pianta si utilizzano la corteccia e le radici, ricchi di principi attivi quali triterpeni, flavonoidi, polifenoli e alcaloidi indolici e ossindolici (tetra e pentaciclici).
Numerosi studi in vitro e in vivo e alcuni studi clinici riportano gli effetti benefici di questa pianta, in particolare l’azione immunostimolante, antinfiammatoria e antiossidante, di cui gli alcaloidi ossindolici, come la rincofillina, l’isorincofillina e la mitrafillina, ne sono considerati i principali responsabili.
In conclusione, Uncaria tomentosa si presenta come una pianta dotata di diverse potenzialità terapeutiche, supportate da una lunga storia di impiego tradizionale che trova conferma in numerose evidenze scientifiche, che potrebbero aprire nuove strade ed approcci futuri in campo medico.
Uncaria tomentosa è utilizzata da secoli dalle popolazioni indigene dell’Amazzonia, sotto forma di decotto o tè, per trattare vari disturbi, tra cui infiammazioni, infezioni e disturbi gastrointestinali. Della pianta si utilizzano la corteccia e le radici, ricchi di principi attivi quali triterpeni, flavonoidi, polifenoli e alcaloidi indolici e ossindolici (tetra e pentaciclici).
Numerosi studi in vitro e in vivo e alcuni studi clinici riportano gli effetti benefici di questa pianta, in particolare l’azione immunostimolante, antinfiammatoria e antiossidante, di cui gli alcaloidi ossindolici, come la rincofillina, l’isorincofillina e la mitrafillina, ne sono considerati i principali responsabili.
In conclusione, Uncaria tomentosa si presenta come una pianta dotata di diverse potenzialità terapeutiche, supportate da una lunga storia di impiego tradizionale che trova conferma in numerose evidenze scientifiche, che potrebbero aprire nuove strade ed approcci futuri in campo medico.
File
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