• ritmi circadiani
• master clock
• digiuno intermittente
• diabete
• obesità
• crononutrizione
• cronobiologia

Osservando il mondo che ci circonda ciò che salta all'occhio è l'esistenza di una ritmicità in tutti i fenomeni naturali esistenti; questo è il principio su cui si basa la “cronobiologia”, branca della biologia che studia i fenomeni ciclici negli organismi viventi ed il loro adattamento alla rotazione terrestre e ai cicli lunare e solare. L'esistenza intrinseca di ritmi biologici ha portato nel tempo a ricercare e realizzare studi che mettessero in armonia il ruolo della nutrizione con gli orologi biologici endogeni. L'emergente tematica che fa fronte a questo concetto è la “crononutrizione”, un regime alimentare che si fonda sull'assunzione di alimenti in precisi momenti della giornata, capaci di rispettare la ciclicità ormonale scandita dagli stessi orologi biologici; il cibo dunque, rappresenta una fonte di energia e piacere ma deve essere attenzionato sotto una "forchetta" temporale; dal momento che il nostro corpo funziona in modo diverso nell'arco della giornata è lecito aspettarsi che anche l'azione degli alimenti assunti e conseguentemente dei nutrienti sia variabile in funzione dell'orario dei pasti. Pertanto, aggiungiamo un tassello alla celebre frase del filosofo Feuerbach: non siamo più solo ciò che mangiamo ma anche quando mangiamo. Oggigiorno la società in cui viviamo è irreversibilmente cambiata e ci espone inconsapevolmente ad un’alterazione dei ritmi circadiani. Non siamo più una specie che rispetta il naturale andamento delle giornate, non ci svegliamo con il canto del gallo all’alba e non ci addormentiamo con il tramontare del sole. Seppur possa sembrare banale, tutto ciò rappresenta una delle cause più silenti ma influenti che espone l’individuo ad un rischio maggiore di sviluppare patologie croniche come l’obesità e il diabete; condizioni su cui la stessa crononutrizione può rappresentare uno spiraglio non convenzionale ma efficace nel trattamento.