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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-10242019-104439


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
FOTI, LAURA ALESSANDRA
URN
etd-10242019-104439
Titolo
Repertorio motorio spontaneo nelle prime settimane di vita e capacità interattive precoci nel bambino a sviluppo tipico: uno studio pilota
Dipartimento
PATOLOGIA CHIRURGICA, MEDICA, MOLECOLARE E DELL'AREA CRITICA
Corso di studi
PSICOLOGIA CLINICA E DELLA SALUTE
Relatori
relatore Prof. Guzzetta, Andrea
Parole chiave
  • mother-infant interaction
  • intersubjectivity
  • general movements
  • fullterm infant
  • repertorio motorio spontaneo
  • capacità interattive precoci
  • movimenti generali
  • intersoggettività
  • interazione madre-bambino
Data inizio appello
27/11/2019
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
27/11/2089
Riassunto
Nel corso della gestazione, già a partire dal terzo mese, il feto mostra un repertorio motorio complesso come effetto di attività neurale spontanea che origina a livello di strutture cerebrali profonde come il midollo spinale o il tronco encefalo (i cosiddetti generatori centrali di pattern o CPG). Questa attività sembra avere un ruolo fondamentale nel guidare lo sviluppo cerebrale del feto, attraverso un meccanismo autopoietico incentrato sull’interazione dinamica tra il movimento spontaneo ed il suo feedback sensoriale. Nel corso della gestazione è possibile osservare una “canalizzazione” dei movimenti spontanei consistente, ad esempio, nella selezione di movimenti con maggiore impatto sensoriale (per esempio, il feto effettua un maggior numero di movimenti verso le zone con più densa innervazione sensoriale). Questi meccanismi potrebbero essere alla base dello sviluppo di una iniziale mappa cerebrale somato-motoria e somato-sensoriale necessaria per sostenere le primordiali rappresentazioni trans-modali dello schema corporeo, osservate nel neonato già dalle prime ore di vita.
Fin dalle prime ore di vita, i neonati mostrano, ad esempio, competenze visuo-motorie quali l’orientamento preferenziale verso i volti o l’iniziale abilità di interagire con un adulto imitandone gesti facciali, quali la protrusione della lingua o l’apertura della bocca. Questo fenomeno viene definito Imitazione neonatale e da un punto di vista evolutivo sembra rappresentare il più semplice meccanismo di coordinazione intersoggettiva, precursore di competenze interattive più complesse che il bambino svilupperà nei primi mesi di vita, principalmente attraverso le interazioni che intratterrà con i propri genitori o cargiver primari.
In questo lavoro di tesi abbiamo voluto valutare la possibilità che vi sia un’associazione tra le qualità del repertorio motorio spontaneo e le abilità interattive precoci del bambino, nelle primissime fasi di sviluppo. A tal fine abbiamo condotto uno studio pilota in un campione di bambini nati a termine e con sviluppo tipico. Lo studio prevedeva la valutazione della motricità spontanea, attraverso videoregistrazioni eseguite secondo il metodo Prechtl, e la valutazione delle capacità interattive precoci del bambino durante l’interazione spontanea con la propria madre, nei primi 3 mesi di vita. I risultati preliminari dello studio sembrano confermare parzialmente l’ipotesi che vi sia una relazione tra le abilità interattive precoci del bambino, misurate a 6 settimane di età, e la qualità del repertorio motorio valutato a 12 settimane.
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