Tesi etd-10242016-154202 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
LATTARI, GIADA
URN
etd-10242016-154202
Titolo
Psicopatologia genitoriale,
Implicazioni nella relazione con i figli.
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
SOCIOLOGIA E POLITICHE SOCIALI
Relatori
relatore Prof. Mazza, Roberto
Parole chiave
- child protection
- disturbi psichici
- fattori di rischio/protettivi
- genitorialità
- intervention methodologies
- metodologie d'intervento
- parenting
- psicoterapia sistemico-familiare
- psychological disorders
- risk / protective factors
- systemic-family psychotherapy
- tutela minori
Data inizio appello
28/11/2016
Consultabilità
Completa
Riassunto
Il presente lavoro di tesi cerca di porre l’attenzione del lettore sul fenomeno dei figli di genitori affetti da disturbi psichici.
L'analisi parte da un’accurata valutazione del costrutto della genitorialità, delle competenze di parenting e delle funzioni genitoriali,cercando di cogliere gli aspetti che possono risultare più o meno adattivi e funzionali, alla crescita dei figli. Lo studio ha cercato di evidenziare le difficoltà e le limitazioni che una malattia mentale, nello specifico, la depressione,il DBP e la schizofrenia, possono implicare sulle competenze di parenting,influenzando le modalità interattive ed educative dei caregivers.
Attraverso il contributo di alcune ricerche sia a livello Nazionale che Internazionale,avremo modo di osservare come però,la psicopatologia genitoriale non vada considerata isolatamente ma piuttosto in interconnessione con altri fattori di vulnerabilità che incidono profondamente sull'equilibrio familiare,costituendo le cosi dette famiglie disfunzionali.
La psicopatologia genitoriale non determina,infatti, aprioristicamente un’incapacità genitoriale e un ambiente familiare inadeguato, essa si presenta come uno dei fattori di rischio che grava sulla relazione tra genitore e bambino,concorrendo allo sviluppo di problemi infantili. Di contro verranno analizzati anche i fattori protettivi, che possono moderare o ridurre gli effetti negativi dei fattori di rischio, rafforzando le capacità di coping e di resilience del sistema familiare e del bambino.
Tali constatazioni, hanno orientato il nostro lavoro verso la scelta di comparare differenti trattamenti clinici, dalla psicoterapia sistemico-relazionale (ritenuta la più rilevante) alla psico-educazione.Gli interventi considerati vengono progettati, in virtù del recupero della condizione di omoestasi familiare e del ripristino di una "sana" relazione tra caregivers-bambino.
La tutela del benessere psico-fisico dei minori e il loro diritto a mantenere rapporti con i propri genitori è l’obiettivo primario del sistema istituzionale e delle politiche preventive in ambito della salute mentale che,ad oggi,fanno un enorme fatica a concretizzarsi in un contesto come il nostro,pregnante ancora di pregiudizi e stereotipi.
Una particolare attenzione nel suddetto lavoro di tesi è dedicata inoltre al lavoro di rete tra i vari servizi territoriali. Una rilevanza fondamentale viene riconosciuta alla collaborazione tra i servizi di tutela minorile e servizi di salute mentale che, in circostanze come quella di una famiglia con genitori psicopatologici,dovranno operare in modo congiunto, prevedendo interventi multi-professionali che siano in grado di considerare la situazione nella sua globalità.
L’inadeguatezza genitoriale, sia essa temporanea o permanente ha spinto la nostra attenzione verso la ricerca di alcuni strumenti giuridici fondamentali per la tutela dei minori, (tutore, affido familiare, ecc..),ciò offrirà ai bambini l’opportunità di poter vivere con maggior serenità la propria infanzia e contemporaneamente fornirà all’adulto, la possibilità di riacquisire ( nei casi possibili) le competenze e le funzioni legate alla propria condizione di genitore.
Nella parte finale della tesi,sono stati esposti alcuni casi che dimostreranno come la malattia mentale, non possa essere considerata aprioristicamente un requisito sufficiente per escludere il genitore dalla vita del proprio bambino, a meno che essa non implichi una situazione di danno per il minore.
L'analisi parte da un’accurata valutazione del costrutto della genitorialità, delle competenze di parenting e delle funzioni genitoriali,cercando di cogliere gli aspetti che possono risultare più o meno adattivi e funzionali, alla crescita dei figli. Lo studio ha cercato di evidenziare le difficoltà e le limitazioni che una malattia mentale, nello specifico, la depressione,il DBP e la schizofrenia, possono implicare sulle competenze di parenting,influenzando le modalità interattive ed educative dei caregivers.
Attraverso il contributo di alcune ricerche sia a livello Nazionale che Internazionale,avremo modo di osservare come però,la psicopatologia genitoriale non vada considerata isolatamente ma piuttosto in interconnessione con altri fattori di vulnerabilità che incidono profondamente sull'equilibrio familiare,costituendo le cosi dette famiglie disfunzionali.
La psicopatologia genitoriale non determina,infatti, aprioristicamente un’incapacità genitoriale e un ambiente familiare inadeguato, essa si presenta come uno dei fattori di rischio che grava sulla relazione tra genitore e bambino,concorrendo allo sviluppo di problemi infantili. Di contro verranno analizzati anche i fattori protettivi, che possono moderare o ridurre gli effetti negativi dei fattori di rischio, rafforzando le capacità di coping e di resilience del sistema familiare e del bambino.
Tali constatazioni, hanno orientato il nostro lavoro verso la scelta di comparare differenti trattamenti clinici, dalla psicoterapia sistemico-relazionale (ritenuta la più rilevante) alla psico-educazione.Gli interventi considerati vengono progettati, in virtù del recupero della condizione di omoestasi familiare e del ripristino di una "sana" relazione tra caregivers-bambino.
La tutela del benessere psico-fisico dei minori e il loro diritto a mantenere rapporti con i propri genitori è l’obiettivo primario del sistema istituzionale e delle politiche preventive in ambito della salute mentale che,ad oggi,fanno un enorme fatica a concretizzarsi in un contesto come il nostro,pregnante ancora di pregiudizi e stereotipi.
Una particolare attenzione nel suddetto lavoro di tesi è dedicata inoltre al lavoro di rete tra i vari servizi territoriali. Una rilevanza fondamentale viene riconosciuta alla collaborazione tra i servizi di tutela minorile e servizi di salute mentale che, in circostanze come quella di una famiglia con genitori psicopatologici,dovranno operare in modo congiunto, prevedendo interventi multi-professionali che siano in grado di considerare la situazione nella sua globalità.
L’inadeguatezza genitoriale, sia essa temporanea o permanente ha spinto la nostra attenzione verso la ricerca di alcuni strumenti giuridici fondamentali per la tutela dei minori, (tutore, affido familiare, ecc..),ciò offrirà ai bambini l’opportunità di poter vivere con maggior serenità la propria infanzia e contemporaneamente fornirà all’adulto, la possibilità di riacquisire ( nei casi possibili) le competenze e le funzioni legate alla propria condizione di genitore.
Nella parte finale della tesi,sono stati esposti alcuni casi che dimostreranno come la malattia mentale, non possa essere considerata aprioristicamente un requisito sufficiente per escludere il genitore dalla vita del proprio bambino, a meno che essa non implichi una situazione di danno per il minore.
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