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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-10242006-110334


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
Lazzeri, Alice
URN
etd-10242006-110334
Titolo
Problemi educativi nel cane guida per non vedenti: indagine nelle famiglie affidatarie.
Dipartimento
MEDICINA VETERINARIA
Corso di studi
MEDICINA VETERINARIA
Relatori
Relatore Ciceroni, Carlo
Relatore Dott. Gazzano, Angelo
Parole chiave
  • problemi comportamentali
  • cane guida
  • cucciolo
  • educazione
  • socializzazione.
Data inizio appello
10/11/2006
Consultabilità
Completa
Riassunto
La presente ricerca si propone di indagare quali siano i problemi comportamentali presentati con maggiore frequenza dai "futuri" cani guida per non vedenti nel periodo in cui sono in affido presso le famiglie che prendono parte al programma di Educazione e Socializzazione dei cuccioli e di valutare l'influenza che questa può avere sul loro sviluppo comportamentale e caratteriale, al fine di valutare se tali problemi siano riconducibili ad errori di gestione del cucciolo durante la fase di affidamento e quindi, eventualmente, di migliorare lo svolgimento del programma, promosso dalla Scuola Cani Guida di Scandicci (Fi).
Grazie ai molteplici dati ottenuti dalla nostra indagine, condotta tramite la distribuzione di questionari alle suddette famiglie, abbiamo potuto verificare che i cuccioli in affido sono in generale soggetti ben socializzati, educati, con caratteristiche caratteriali idonee all'addestramento che dovranno ricevere.
Emergono alcuni problemi comportamentali, come elemosinare cibo da tavola o distruggere oggetti, che probabilmente in alcuni casi sono rafforzati, in modo involontario, dal comportamento degli affidatari.
Importante sottolineare che questi soggetti non hanno tendenze aggressive, non sono diffidenti verso le persone, non hanno paura dei tuoni, del traffico, dei bambini, dei rumori in genere, tutti elementi di estrema importanza per il compito che saranno chiamati a svolgere e che sicuramente non potrebbero essere raggiunti se ad un'accurata selezione genetica non si sommasse il ruolo educativo svolto dagli affidatari durante i primi e più sensibili mesi di vita dei cuccioli.
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