Tesi etd-10232023-172035 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
PEPE, MARGHERITA
URN
etd-10232023-172035
Titolo
"Valutazione dell'analisi dei linfonodi mediante saggio OSNA in pazienti affetti da NSCLC sottoposti a resezione maggiore con tecnica robotica: esperienza preliminare"
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof.ssa Melfi, Franca
correlatore Dott. Romano, Gaetano
correlatore Dott. Romano, Gaetano
Parole chiave
- OSNA
Data inizio appello
05/12/2023
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
05/12/2093
Riassunto
Il tumore del polmone è una delle neoplasie maggiormente diffuse a livello mondiale nonché la principale causa di morte per patologia neoplastica.
Il trattamento chirurgico che rappresenta la metodica di prima scelta nel percorso terapeutico di pazienti con carcinoma polmonare NSCLC in stadio clinico iniziale è correlato ad una stima percentuale del 70% di sopravvivenza media a 5 anni, con recidive a distanza riscontrate nel 30% dei casi nei due anni successivi l’intervento.
La progressione di malattia a distanza nei pazienti con diagnosi di tumore polmonare in stadio precoce suggerisce la presenza di micrometastasi non rilevate dalle metodiche diagnostiche standard in fase di trattamento chirurgico resecativo con conseguente down-staging della malattia.
Numerosi studi clinici randomizzati hanno dimostrato, nei pazienti con metastasi linfonodali, un beneficio sia in termini di sopravvivenza (Overall survival) che sull’intervallo libero da malattia (Disease free-survival) ottenuto dall’aggiunta di chemioterapia post-operatoria: risulta fondamentale, pertanto, l’identificazione di pazienti con metastasi linfonodali (20-30% dei casi) che possono beneficiare di terapie adiuvanti.
Ai fini della stadiazione linfonodale, mediante lo studio delle regioni ilare e mediastinica, attualmente si ricorre ai metodi istopatologici standard che permettono di identificare le macrometastasi: i linfonodi dopo essere stati fissati e conservati in paraffina, sono utilizzati per la preparazione di sezioni istologiche ultrasottili che vengono colorate con ematossilina-eosina, per essere esaminate dal patologo.
D’altra parte le micrometastasi, ossia cellule tumorali isolate o disposte in modesti cluster, in un 20% dei casi possono sfuggire a tali tecniche di valutazione per la limitazione definita dall’esecuzione di un prelievo di una porzione di tessuto linfonodale che può escludere le cellule anomale presenti, compromettendo così la validità della stadiazione linfonodale.
I metodi recentemente introdotti per il rilevamento delle micrometastasi nei linfonodi regionali ricercano la presenza di cellule tumorali mediante esame immunoistochimico, utilizzando l'anticorpo anti-citocheratina19 (IHC CK19), o tramite la metodica di genetica molecolare OSNA (One-Step Nucleic Acid Amplification), che rileva l'mRNA di CK19.
Il metodo OSNA rappresenta un nuovo approccio, che si basa sulla determinazione del numero di copie di mRNA a livello dell’intero linfonodo omogeneizzato: superando il limite dell’analisi con ematossilina\eosina e dell’immunoistochimica dovuto all’analisi di sole sezioni istologiche.
Lo scopo dello studio è di valutare l’applicazione della tecnica OSNA nella ricerca di cellule metastatiche a livello linfonodale nei pazienti con tumore del polmone NSCLC in stadio iniziale.
Nello specifico si ricerca l’espressione dell’mRNA per la citocheratina 19, che codifica per un costituente del citoscheletro cellulare, presente nelle cellule epiteliali e nelle cellule dei tumori epiteliali ma non nel tessuto linfonodale non patologico: il riscontro nel linfonodo è quindi un indicatore di metastasi linfonodale per diffusione delle cellule tumorali di origine epiteliale.
Al fine di condurre uno studio comparativo sono stati inclusi nello studio esclusivamente pazienti con diagnosi di tumore polmonare non a piccole cellule (NSCLC) in stadio clinico iniziale.
I pazienti sono stati sottoposti all’intervento radicale di resezione polmonare e linfoadenectomia ilo-mediastinica con tecnica robotica e i linfonodi asportati sono stati denominati in accordo con la mappa linfonodale dello IASLC utilizzata a livello internazionale.
È stata attuata una randomizzazione dei pazienti in rapporto 1:1 e successiva suddivisione in due gruppi: in un gruppo l’analisi linfonodale istopatologica è stata eseguita con le tecniche routinarie mediante ematossilina\eosina o immunoistochimica e nell’altro gruppo mediante analisi OSNA RD-210 system.
La comparazione dei dati ottenuti tra i due gruppi in questa esperienza preliminare consentirà di effettuare un’iniziale valutazione relativa all’accuratezza delle diverse tecniche utilizzate e dell’up-staging linfonodale.
È noto come l’utilizzo del saggio OSNA nell’analisi molecolare linfonodale in pazienti affetti da neoplasie di altri distretti ha già largo impiego ed efficacia: la detenzione di micrometastasi linfonodali tramite tale analisi assume infatti un ruolo fondamentale nella stadiazione TNM del carcinoma mammario.
Si conduce tale studio sulla base dei risultati di studi precedenti preliminari di comparazione effettuati in campioni limitati di pazienti con tumore del polmone (con diagnosi e stadio eterogenei) che hanno evidenziato un’elevata accuratezza dell’indagine eseguita con metodica OSNA: l’indagine attuale si presenta con lo scopo di valutare i vantaggi nell’applicazione dell’indagine molecolare linfonodale in campioni omogenei di pazienti con medesimo stadio clinico di presentazione del tumore, al fine di rendere ottimale il confronto dei dati e ridurre il rischio di insorgenza di possibili bias.
L’end-point primario dello studio è quindi rappresentato dall’analisi dell’accuratezza dell’utilizzo della tecnica OSNA per l’identificazione del numero di micrometastasi linfonodali da NSCLC in stadio iniziale, comparato con le tecniche di analisi anatomopatologiche routinarie, mediante l’analisi numerica dei linfonodi risultati positivi dopo analisi istopatologica.
Si stima l’identificazione di un maggior numero di metastasi linfonodali con OSNA (20% dei pazienti con stadio pTNM più elevato) con un numero di falsi negativi minore con la metodica di genetica molecolare rispetto ai risultati ottenuti con le tecniche di indagine standard.
Un ulteriore obiettivo è determinare l’impatto dell’interessamento linfonodale a livello microscopico, rilevato dal saggio OSNA, sulla progressione della malattia neoplastica e la possibilità di trarre un beneficio in termini di sopravvivenza dall’esecuzione di eventuali trattamenti adiuvanti nei pazienti con micrometastasi linfonodali.
Il trattamento chirurgico che rappresenta la metodica di prima scelta nel percorso terapeutico di pazienti con carcinoma polmonare NSCLC in stadio clinico iniziale è correlato ad una stima percentuale del 70% di sopravvivenza media a 5 anni, con recidive a distanza riscontrate nel 30% dei casi nei due anni successivi l’intervento.
La progressione di malattia a distanza nei pazienti con diagnosi di tumore polmonare in stadio precoce suggerisce la presenza di micrometastasi non rilevate dalle metodiche diagnostiche standard in fase di trattamento chirurgico resecativo con conseguente down-staging della malattia.
Numerosi studi clinici randomizzati hanno dimostrato, nei pazienti con metastasi linfonodali, un beneficio sia in termini di sopravvivenza (Overall survival) che sull’intervallo libero da malattia (Disease free-survival) ottenuto dall’aggiunta di chemioterapia post-operatoria: risulta fondamentale, pertanto, l’identificazione di pazienti con metastasi linfonodali (20-30% dei casi) che possono beneficiare di terapie adiuvanti.
Ai fini della stadiazione linfonodale, mediante lo studio delle regioni ilare e mediastinica, attualmente si ricorre ai metodi istopatologici standard che permettono di identificare le macrometastasi: i linfonodi dopo essere stati fissati e conservati in paraffina, sono utilizzati per la preparazione di sezioni istologiche ultrasottili che vengono colorate con ematossilina-eosina, per essere esaminate dal patologo.
D’altra parte le micrometastasi, ossia cellule tumorali isolate o disposte in modesti cluster, in un 20% dei casi possono sfuggire a tali tecniche di valutazione per la limitazione definita dall’esecuzione di un prelievo di una porzione di tessuto linfonodale che può escludere le cellule anomale presenti, compromettendo così la validità della stadiazione linfonodale.
I metodi recentemente introdotti per il rilevamento delle micrometastasi nei linfonodi regionali ricercano la presenza di cellule tumorali mediante esame immunoistochimico, utilizzando l'anticorpo anti-citocheratina19 (IHC CK19), o tramite la metodica di genetica molecolare OSNA (One-Step Nucleic Acid Amplification), che rileva l'mRNA di CK19.
Il metodo OSNA rappresenta un nuovo approccio, che si basa sulla determinazione del numero di copie di mRNA a livello dell’intero linfonodo omogeneizzato: superando il limite dell’analisi con ematossilina\eosina e dell’immunoistochimica dovuto all’analisi di sole sezioni istologiche.
Lo scopo dello studio è di valutare l’applicazione della tecnica OSNA nella ricerca di cellule metastatiche a livello linfonodale nei pazienti con tumore del polmone NSCLC in stadio iniziale.
Nello specifico si ricerca l’espressione dell’mRNA per la citocheratina 19, che codifica per un costituente del citoscheletro cellulare, presente nelle cellule epiteliali e nelle cellule dei tumori epiteliali ma non nel tessuto linfonodale non patologico: il riscontro nel linfonodo è quindi un indicatore di metastasi linfonodale per diffusione delle cellule tumorali di origine epiteliale.
Al fine di condurre uno studio comparativo sono stati inclusi nello studio esclusivamente pazienti con diagnosi di tumore polmonare non a piccole cellule (NSCLC) in stadio clinico iniziale.
I pazienti sono stati sottoposti all’intervento radicale di resezione polmonare e linfoadenectomia ilo-mediastinica con tecnica robotica e i linfonodi asportati sono stati denominati in accordo con la mappa linfonodale dello IASLC utilizzata a livello internazionale.
È stata attuata una randomizzazione dei pazienti in rapporto 1:1 e successiva suddivisione in due gruppi: in un gruppo l’analisi linfonodale istopatologica è stata eseguita con le tecniche routinarie mediante ematossilina\eosina o immunoistochimica e nell’altro gruppo mediante analisi OSNA RD-210 system.
La comparazione dei dati ottenuti tra i due gruppi in questa esperienza preliminare consentirà di effettuare un’iniziale valutazione relativa all’accuratezza delle diverse tecniche utilizzate e dell’up-staging linfonodale.
È noto come l’utilizzo del saggio OSNA nell’analisi molecolare linfonodale in pazienti affetti da neoplasie di altri distretti ha già largo impiego ed efficacia: la detenzione di micrometastasi linfonodali tramite tale analisi assume infatti un ruolo fondamentale nella stadiazione TNM del carcinoma mammario.
Si conduce tale studio sulla base dei risultati di studi precedenti preliminari di comparazione effettuati in campioni limitati di pazienti con tumore del polmone (con diagnosi e stadio eterogenei) che hanno evidenziato un’elevata accuratezza dell’indagine eseguita con metodica OSNA: l’indagine attuale si presenta con lo scopo di valutare i vantaggi nell’applicazione dell’indagine molecolare linfonodale in campioni omogenei di pazienti con medesimo stadio clinico di presentazione del tumore, al fine di rendere ottimale il confronto dei dati e ridurre il rischio di insorgenza di possibili bias.
L’end-point primario dello studio è quindi rappresentato dall’analisi dell’accuratezza dell’utilizzo della tecnica OSNA per l’identificazione del numero di micrometastasi linfonodali da NSCLC in stadio iniziale, comparato con le tecniche di analisi anatomopatologiche routinarie, mediante l’analisi numerica dei linfonodi risultati positivi dopo analisi istopatologica.
Si stima l’identificazione di un maggior numero di metastasi linfonodali con OSNA (20% dei pazienti con stadio pTNM più elevato) con un numero di falsi negativi minore con la metodica di genetica molecolare rispetto ai risultati ottenuti con le tecniche di indagine standard.
Un ulteriore obiettivo è determinare l’impatto dell’interessamento linfonodale a livello microscopico, rilevato dal saggio OSNA, sulla progressione della malattia neoplastica e la possibilità di trarre un beneficio in termini di sopravvivenza dall’esecuzione di eventuali trattamenti adiuvanti nei pazienti con micrometastasi linfonodali.
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