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Il Novecento teatrale segna una un punto di rottura con la precedente storia del teatro: con il nuovo secolo, registi e accademici iniziano ad interrogarsi su quale sia la specificità ontologica del teatro. La volontà di questa ricerca è quella di individuare, ad oggi, una possibilità del teatro come strumento di crescita dell'individuo (attore o partecipante ad un laboratorio) sia nella sfera teatrale che in quella sociale attraverso lo strumento "gruppo". La ricerca è divisa in quattro capitoli: nel primo si tenterà di individuare alcuni strumenti imprescindibili dell'arte attoriale occidentale; nel secondo si entrerà nel dettaglio nel concetto di "gruppo" e, poi, di "gruppo come possibilità pedagogica" analizzando, nello specifico, tre maestri teatrali (Peter Brook, Ariane Mnouchkine e Jacques Lecoq) i quali, nel loro percorso si sono serviti, pur in modo differente, di questo strumento. Nel terzo si approfondiranno alcuni processi di formazione dell'attore: inizialmente con un’indagine sul campo condotta attraverso diverse interviste ad alcuni insegnanti della scena contemporanea italiana e, poi, in relazione al metodo dell'art theatre counseling. In conclusione, verranno esaminati alcuni esercizi proposti dal maestro Ken Rea nel testo L'attore extraordinario e, a seguire verrà presentato il lavoro della compagnia teatrale "Progetto Mantidi": attraverso alcune interviste agli attori e agli allievi del laboratorio, si tenterà quindi di trarre le conclusioni del discorso.

The theatrical Twentieth Century makes a breaking point with the previous history of theater. With the new century, directors and academics begin to question the ontological specificity of theater. The aim of this research is to identify, to date, the possibility of theater as a tool for the growth of the individual (actor or workshop participants) in both the theatrical and social spheres through the "group" instrument. The research is structured into four distinct chapters. In the first chapter, we will attempt to identify some essential tools of Western theatrical art, providing a foundational understanding of the subject matter. In the second chapter, we will delve into the concept of "group" and then "group as a pedagogical possibility," in particular analyzing, three theater masters (Peter Brook, Ariane Mnouchkine, and Jacques Lecoq), as they have largely utilized this instrument, albeit in their unique ways. Moving on to the third chapter, we will delve into actor training processes. Initially, the section involves field investigations through interviews with some contemporary Italian scene instructors. Subsequently, we explore the method of art theatre counseling, shedding light on its significance within the training process. Finally, we will examine some exercises proposed by the master Ken Rea in his work "The Outstanding Actor." To conclude, we will present an analysis of the work of the theatrical company "Progetto Mantidi". Through interviews with the actors and workshop participants, we aim to draw insightful conclusions of the research.