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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-10232019-131859


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
MUGNAINI, UMBERTO
URN
etd-10232019-131859
Titolo
GANDHI E IL RISORGIMENTO ITALIANO - Mazzini e Garibaldi nel pensiero gandhiano
Dipartimento
CIVILTA' E FORME DEL SAPERE
Corso di studi
STORIA E CIVILTA
Relatori
relatore Prof.ssa Cassina, Cristina
Parole chiave
  • Risorgimento italiano
  • pensiero gandhiano
  • Giuseppe Mazzini
  • Giuseppe Garibaldi
  • Gandhi
Data inizio appello
18/11/2019
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
18/11/2089
Riassunto
Nel 1919 Mohandas Karamchand Gandhi fonda la rivista «Young India», un chiaro omaggio alla Giovine Italia di Mazzini.
La tesi si propone di indagare i rapporti intellettuali e ideali tra Risorgimento italiano e ‘risorgimento’ indiano con particolare riferimento all’influenza di Garibaldi e soprattutto Mazzini sul pensiero di Gandhi. Si cercherà poi di analizzare più brevemente l’incontro di questi due punti di riferimento ideali (Gandhi e Mazzini) in alcuni dei protagonisti della riflessione – e dell’azione – nonviolenta nell’Italia del ‘900.
L’originalità del pensiero di Mazzini è nello spostamento del baricentro dai diritti ai doveri dell’uomo: proprio in questo cambiamento radicale di ottica, rispetto al pensiero tradizionale illuminista, è il senso delle idee mazziniane. I diritti individuali da conquistare non sono più il fine da raggiungere, come nella rivoluzione francese, ma sono solo un mezzo, uno degli strumenti di progresso. Il progresso dell’Umanità diventa il centro della teoria mazziniana: esso è una fabbrica in continuo divenire, nella quale ogni uomo deve fare la sua parte.
La tesi affronta in generale gli ideali politici dei ‘Risorgimenti’ italiano e indiano, concentrandosi sul nesso tra religione e politica che caratterizza tanto il paradigma mazziniano che quello gandhiano. Specifica attenzione è stata posta sulla cultura “religiosa” dei due facendo riferimento alla formazione culturale “illuminista e rivoluzionaria” (Rousseau e Condorcet) e cristiana liberale (Lamennais) di Mazzini, per poi passare alla narrazione della nascita della ““non-violenza”” tolstoiana, base della cultura religiosa e politica gandhiana. Nella parte finale si affronterà la ‘circolarità’ della weltanschauung “mazzinaiano-gandhiana” che ‘ritorna’ in Italia con Aldo Capitini e Giovanni Pioli, il cui pacifismo integrale e nonviolento affonda le proprie radici proprio nel nesso “Religione e Politica”.
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