Tesi etd-10232009-132859 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea vecchio ordinamento
Autore
MOSCHINI, SIMONE
URN
etd-10232009-132859
Titolo
Ortodonzia in eta' evolutiva: linee guida di prevenzione e terapia
Dipartimento
MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
ODONTOIATRIA E PROTESI DENTARIA
Relatori
relatore Prof.ssa Giuca, Maria Rita
Parole chiave
- ortodonzia
Data inizio appello
13/11/2009
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
13/11/2049
Riassunto
Il bambino, quale soggetto in età evolutiva, è da sempre argomento di studio e attenzione da parte di specialisti (pediatri, otorinolaringoiatri, allergologi, ortopedici, odontoiatri) i quali hanno nel tempo delimitato i loro campi di azione con confini netti e forse troppo spesso poco aperti ad un rapporto interattivo.
La collaborazione fattiva e costante tra i vari specialisti, ancora oggi poco esercitata, è in realtà l'unica strada da seguire al fine di evitare che problemi piuttosto semplici evolvano in patologie più importanti e non sempre completamente risolvibili.
Lo specialista che ha il compito di coordinare tutto questo è sicuramente il pediatra, ossia colui che segue più da vicino lo sviluppo del bambino. Purtroppo, per il pediatra stesso, non è facile distinguere una situazione clinica dotata di potenziale autocorrettivo da patologie più complesse che necessitano dell'aiuto dell'odontoiatra o dell'ortodontista in particolare.
Quindi, una valutazione precoce della crescita cranio-facciale e dello sviluppo dell'occlusione, consente di evitare l'insorgere di meccanismi patogenetici di difficile risoluzione in tempi avanzati.
Molto spesso infatti, la situazione del cavo orale sia in termini di permuta (fasi evolutive della dentizione) che di occlusione (rapporti tra denti e basi ossee) appare in realtà mascherata da compensi dentali o tipologie facciali: sono proprio questi i quadri patologici che, per quanto gravi e necessari di intervento ortodontico precoce, vengono spesso sottovalutati o del tutto ignorati.
La collaborazione fattiva e costante tra i vari specialisti, ancora oggi poco esercitata, è in realtà l'unica strada da seguire al fine di evitare che problemi piuttosto semplici evolvano in patologie più importanti e non sempre completamente risolvibili.
Lo specialista che ha il compito di coordinare tutto questo è sicuramente il pediatra, ossia colui che segue più da vicino lo sviluppo del bambino. Purtroppo, per il pediatra stesso, non è facile distinguere una situazione clinica dotata di potenziale autocorrettivo da patologie più complesse che necessitano dell'aiuto dell'odontoiatra o dell'ortodontista in particolare.
Quindi, una valutazione precoce della crescita cranio-facciale e dello sviluppo dell'occlusione, consente di evitare l'insorgere di meccanismi patogenetici di difficile risoluzione in tempi avanzati.
Molto spesso infatti, la situazione del cavo orale sia in termini di permuta (fasi evolutive della dentizione) che di occlusione (rapporti tra denti e basi ossee) appare in realtà mascherata da compensi dentali o tipologie facciali: sono proprio questi i quadri patologici che, per quanto gravi e necessari di intervento ortodontico precoce, vengono spesso sottovalutati o del tutto ignorati.
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