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Il seguente elaborato si occupa di esaminare un caso studio specifico che riguarda la città di Nara, situata in Giappone, nella regione del Kansai. Ho scelto di prendere in esame questa cittadina in relazione al suo sviluppo sostenibile, in seguito alle riflessioni scaturite nel periodo di tempo in cui vi ho vissuto, lavorando come volontaria presso una struttura ricettiva del luogo. Grazie a questa esperienza ho purtroppo constatato che, nonostante il vasto patrimonio storico che Nara e la sua Prefettura conservano, dalla maggior parte dei tour operator viene considerata solo una tappa di passaggio tra le visite alle limitrofe Osaka e Kyoto, dove confluisce il turismo di massa. Viene infatti conosciuta e visitata quasi esclusivamente per i circa 1200 esemplari di cervo, che popolano liberamente il suo grande parco, generando un turismo superficiale e poco responsabile. Con il tempo inoltre la mandria ha raggiunto una dimensione tale da aver superato le dimensioni che la parte erbosa del suo habitat principale può sopportare e gli animali, in cerca di cibo, hanno causato danni per oltre 53 milioni di dollari all’antica Foresta Kasuga, sito Patrimonio UNESCO. Nel tentativo quindi di arginare il declino ecologico della foresta, creare un turismo di qualità che si soffermi maggiormente sulla destinazione e allo scopo di rendere gli attori coinvolti nella gestione della cittadina più consapevoli e responsabili, ho elaborato un pacchetto turistico basato sull’eco-sostenibilità, che potesse innescare un processo virtuoso basato sullo sviluppo sostenibile e fatto di cooperazione tra enti turistici della Prefettura, attività locali, visitatori e stakeholders.