• anonimato
• crimini d’odio
• cyber-terrorismo
• diffamazione
• hate speech
• ingiuria
• Internet Service Providers
• libertà di espressione
• propaganda
• reati informatici

La tesi verte sull’impiego distorto di internet per la commissione di alcune fattispecie di reati di espressione riconducibili alla categoria dei reati informatici <<in senso improprio>>. Sono analizzate la diffamazione e l’ingiuria commesse in internet, i crimini d’odio non limitatamente alla forma dell’hate speech e l’impiego comunicativo delle nuove tecnologie da parte dei gruppi terroristici, per la realizzazione di attività di propaganda, istigazione a delinquere, arruolamento e addestramento. Oltre che alla legislazione nazionale sviluppatasi in materia, particolare attenzione è posta alle soluzioni adottate a livello sovranazionale ed alla giurisprudenza più recente.
Infine è affrontato il problema della responsabilità degli Internet Service Providers per i reati commessi dai fruitori dei servizi.