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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-10212009-114756


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
PISTOLESI, MARCO
URN
etd-10212009-114756
Titolo
Confronto della concentrazione dei peptidi Staterina, Istatina 1, Istatina 5, Cistatina A, PB, alfa-defensina 1, alfa-defensina 2, alfa-defensina 3, alfa-defensina 4, Timosina beta-4 in popolazione Down postpuberale VS sana postpuberale.
Dipartimento
MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
ODONTOIATRIA E PROTESI DENTARIA
Relatori
relatore Prof.ssa Giuca, Maria Rita
Parole chiave
  • sindrome di down
  • peptidi salivari
  • malattia parodontale
Data inizio appello
13/11/2009
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
13/11/2049
Riassunto
Nella sindrome di Down si registra un elevata incidenza della malattia parodontale, tale patologia risulta avere un insorgenza precoce rispetto alla popolazione non affetta dalla sindrome con un incidenza, al di sotto dei 35 anni, compresa tra il 58-96%. Le cause della malattia parodontale nella sindrome non sono del tutto note ma, si riconoscono comunque cause esogene, come l’accumulo di placca ed endogene rappresentate dalle alterazioni a carico del sistema immunitario.
In questo studio abbiamo analizzato la concentrazione delle proteine salivari in un campione di popolazione Down post-puberale costituito da 21 soggetti, 16M e 5F, confrontando i risultati con quelli ottenuti della stessa analisi eseguita ad un campione di popolazione sana costituito da 18 soggetti tutti di età tra i 16 e 56 anni; tali proteine infatti sono degli antibiotici naturali ed hanno un azione di protezione nei confronti della malattia parodontale. E’ stato eseguito un prelievo di saliva ed analizzata la componente peptidica meditante cromatografia effettuata con apparecchio HPLC-ESI-MI. Le proteine studiate sono: Staterina, PB, Istatina1, Istatina5, Cistatina A, Timosina β4, α-Defensina1, α-Defensina2, α-Defensina3, α-Defensina4. I risultati dell’analisi hanno mostrato come i livelli di tutte queste proteine risultino più elevati nei soggetti affetti da sindrome di Down.
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