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Il cordoma è un tumore maligno di natura mesenchimale e rappresenta la patologia neoplastica maligna primitiva della colonna più frequente. La sua localizzazione più comune è il rachidee sacro-coccigeo (50%). Macroscopicamente il cordoma si presenta come una massa grigiastra translucida a crescita lenta e indolente. La diffusione metastatica è rara e coinvolge circa il 7-14% dei pazienti.
Il trattamento dei cordomi rappresenta tutt’oggi una sfida e necessita sempre di un approccio multidisciplinare (ortopedico, radioterapista, oncologo..). Lo sviluppo di nuove tecniche radioterapiche, come l’uso degli adroni, protoni o ioni di carbonio, si è affermato sempre di più nel corso del tempo, garantendo buoni risultati in termine di controllo locale della malattia e anche nella gestione del dolore.
Il trattamento chirurgico tramite asportazione en bloc, nonostante l’elevato rischio di sequele neurologiche e di infezione della ferita, rappresenta tutt’ora l’opzione di maggior successo in termini oncologici.
Questa tesi descrive uno studio retrospettivo multicentrico (Chirurgia Vertebrale dell’Istituto Ortopedico Rizzoli e Ortopedia II dell’Ospedale di Cisanello) sui pazienti trattati chirurgicamente per Cordoma del Sacro da gennaio 2017 a febbraio 2023.
Viene inoltre descritta una nuova tecnica chirurgica robot-assistita grazie alla collaborazione con l’UO di Chirurgia Generale Universitaria dell’Ospedale di Cisanello