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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-10202020-193150


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
CHIMENTI, FRANCESCA
URN
etd-10202020-193150
Titolo
Dalla realtà all'immaginazione: visibile e visualità ne Gli amori difficili di Italo Calvino
Dipartimento
FILOLOGIA, LETTERATURA E LINGUISTICA
Corso di studi
ITALIANISTICA
Relatori
relatore Ciccuto, Marcello
correlatore Pacca, Vinicio
Parole chiave
  • Gli amori difficili
  • visualità
  • visibile
  • Calvino
Data inizio appello
16/11/2020
Consultabilità
Completa
Riassunto
Il primo capitolo prevede la presentazione dell'opera Gli amori difficili (1970) in relazione alla sua genesi, struttura e vicenda editoriale la quale, pur non essendo lineare, aiuta a comprendere il tipo di narrativa che Calvino cerca di seguire negli anni Cinquanta, ovvero gli anni a cui risalgono la maggior parte dei racconti inclusi nella raccolta oggetto di studio. Si giunge, infatti, a rilevare il fatto che si tratta di racconti realistici, alternati però ad altre opere di stampo fiabesco, che l'autore sta scrivendo negli stessi anni e con cui è utile confrontarsi. Realtà e immaginazione, dunque, che vedremo unirsi anche ne Gli amori difficili: è il connubio su cui mi concentrerò nel terzo capitolo dopo aver, nel secondo, proposto una panoramica generale su tutte le "avventure" de Gli amori difficili. Calvino, da sempre, è stato definito dalla critica l'autore visuale per eccellenza: il riferimento é all'importanza dello sguardo, degli occhi che chi narra rivolge al mondo (visibile) e del quale parla attraverso numerose descrizioni onnipresenti anche nella nostra raccolta. In particolare mi soffermo su L'avventura di un poeta, racconto in cui dal mutismo del protagonista si passa alle fitte descrizioni degli ambienti circostanti, dei quali riporta molteplici immagini ad alto valore simbolico: silenzio e pratica ecfrastica sono le parole chiave che fanno pensare all'opera del 1973 Il castello dei destini incrociati e con cui adopero un confronto. Alla componente visuale si affianca, come già accennato, quella simbolica che approfondisco ne L'avventura di un viaggiatore. Infine, mi soffermo su L'avventura di un fotografo, racconto che più mette in evidenza l'importanza per Calvino delle immagini correlate, ad una lettura più attenta del testo, all'idea di scrittura/letteratura che l'autore sta maturando in quegli anni.Nel quarto ed ultimo capitolo, invece, tratto la seconda sezione dell'opera, ovvero La vita difficile, in cui torna in auge lo sguardo rivolto al mondo circostante (ambiente rurale ne La formica argentina, industriale ne La nuvola di smog) per mettere in evidenza quel senso di "male di vivere" di cui l'autore stesso parla nell'introduzione dell'opera.
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