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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-10202015-154320


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
BARTOLI, LAURA
URN
etd-10202015-154320
Titolo
Progettazione e sintesi di analoghi strutturali semplificati delle viniferine a nucleo imidazo[1,2-a]piridinico.
Dipartimento
FARMACIA
Corso di studi
CHIMICA E TECNOLOGIA FARMACEUTICHE
Relatori
relatore Prof.ssa La Motta, Concettina
relatore Dott. Coviello, Vito
Parole chiave
  • analoghi
  • imidazopiridine
  • sintesi
  • viniferine
Data inizio appello
11/11/2015
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
11/11/2085
Riassunto
L’attività di ricerca oggetto di questa tesi di laurea sperimentale è stata dedicata alla sintesi di analoghi strutturali semplificati delle viniferine, composti naturali polifenolici dimeri del resveratrolo.
Il resveratrolo è un composto polifenolico appartenente alla classe degli stilbeni, composti naturali prodotti da diverse famiglie di piante, tra cui principalmente la famiglia delle Vitaceae. Una volta sintetizzato dalla pianta, il resveratrolo subisce numerose modifiche strutturali. In particolare, può oligomerizzare a formare complessi metaboliti secondari composti da 2-8 unità di monomero. Tra gli oligomeri ad oggi caratterizzati, la ε- e δ-viniferina, dimeri del resveratrolo, sono quelle maggiormente studiate. Il resveratrolo e le viniferine presentano un’azione antiossidante e antinfiammatoria. Il resveratrolo regola l’espressione di cofattori antiossidanti, compete con il coenzima Q e rimuove i radicali superossido mentre la ε-viniferina è in grado di aumentare l’attività di enzimi antiossidanti. L’attività antinfiammatoria è legata all’interazione con alcuni mediatori dell’infiammazione: NO, ciclossigenasi e lipossigenasi.1,2
Le viniferine hanno mostrato in tutti gli studi fino ad oggi condotti un’azione antiossidante e antinfiammatoria più potente del resveratrolo stesso, il quale inoltre presenta una scarsa biodisponibilità che ne rende difficile l’applicazione nelle terapie umane. Per questo motivo le viniferine rappresentano degli ottimi modelli per la progettazione di analoghi strutturali sintetici ad azione antiossidante e antinfiammatoria. Facendo, infatti, un bilancio tra vantaggi e svantaggi dei composti di origine naturale si è giunti al concetto di “bioispirazione”. Le molecole naturali non sono più il target da sintetizzare ma diventano una fonte di ispirazione per l’ottenimento di nuovi analoghi sintetici, strutturalmente semplificati ma funzionalmente più efficaci. Da ciò l’idea di realizzare i bioisosteri della ε- e δ-viniferina, più facili da sintetizzare rispetto ai composti naturali, che ne mimino le caratteristiche strutturali e che siano possibilmente più selettive nei confronti dei target molecolari di interesse.
A questo scopo, il nucleo eterociclico centrale dei composti naturali, 2,3-diidrobenzofurano, è stato cambiato nell’anello imidazo[1,2-a]piridinico. Questo è stato poi sostituito nelle posizioni 2, 3 e 7 con gruppi analoghi a quelli presenti nei composti di riferimento, ad ottenere i derivati progettati.
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