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La ricostruzione di una nitida immagine di Italo Griselli è una conquista relativamente recente: nonostante siano numerosi i commenti di quotidiani e riviste dell'epoca inerenti alla sua attività artistica, egli rimane uno dei tanti artisti citati con disinvoltura in quelle pagine che non consentono di approfondire i pensieri e le suggestioni che ispirarono le varie opere.
La mia volontà era quella di segnare le tappe di un percorso che, partendo proprio dai primi anni di vita dello scultore, si dispiegasse, cercando di analizzare il rapporto intrinseco tra la sua arte e il vario snodarsi nel tempo delle vicende storiche e politiche.
Il mio studio si è focalizzato su questa costante approvazione, ottenuta da Griselli, da parte della critica del tempo fino ai giorni nostri, cercando di capire che cosa, in questo ampio arco cronologico, si è pensato del nostro artista, che cosa si è scritto, come è stato il suo rapporto con le opere, come sono state lette, giudicate e, in alcuni casi, smembrate o inesorabilmente dimenticate.
In seguito alla mia collaborazione con la Galleria “Spazio Minerva” di Montescudaio, paese natale dell’artista, per il riordino e la catalogazione del “Fondo Griselli”, una vera e propria emeroteca incentrata sull’attività artistica di Griselli, ho avuto la fortuna di poter entrare direttamente in contatto con l'artista e con le sue opere soprattutto tramite i commenti che egli stesso appuntava su libri e articoli di giornali.
Partendo da un crescente interesse verso l'artista e, in special modo, verso l'”artista-uomo”, con l'obiettivo di tracciare un profilo critico di Italo Griselli, ho intrapreso questa ricerca e dato inizio al mio studio.