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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-10202006-123250


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
PETTI, ROBERTA
Indirizzo email
robertapetti@yahoo.it
URN
etd-10202006-123250
Titolo
Valutazione della sensibilità e specificità del leucogramma, fibrinogenemia ed esame ecografico del torace nella diagnosi precoce di Rodococcosi nel puledro
Dipartimento
MEDICINA VETERINARIA
Corso di studi
MEDICINA VETERINARIA
Relatori
Relatore Sgorbini, Micaela
Relatore Ebani, Valentina Virginia
Relatore Prof. Corazza, Michele
Parole chiave
  • esami di laboratorio
  • Rodococcosi
  • ecografia pleurica
  • puledro
Data inizio appello
10/11/2006
Consultabilità
Completa
Riassunto
Introduzione e scopo – La Rodococcosi è una malattia che colpisce il cavallo e l’uomo (soggetti immunodepressi) e dà le maggiori manifestazioni cliniche nei puledri che arrivano a sviluppare una polmonite piogranulomatosa ad ascessi ben evidenziabili radiograficamente e anche ecograficamente. Il batterio in esame è un coccobacillo, Gram +, asporigeno, aerobio obbligato, immobile, tellurico e coprofilo e inoltre è patogeno intracellulare facoltativo, con la capacità di persistere nei macrofagi alveolari per mancata fusione di fagosoma e lisosoma. Si sviluppa molto velocemente nelle feci equine e i puledri possono infettarsi per via orale, ma soprattutto aerogena.
Scopo della presente tesi è quello di verificare la sensibilità e la specificità di alcuni esami di laboratorio e dell’esame ecografico nella diagnosi di Rodococcosi del puledro.
Materiali e metodi - Lo studio sperimentale si è svolto durante le stagioni riproduttive 2004-2005, durante le quali sono stati esaminati 25 puledri tra i 3,5 e i 5,5 mesi. I soggetti sono stati controllati regolarmente da un punto di vista clinico tramite esame obiettivo generale dell’apparato respiratorio ed esame ecografico delle pleure. I 12 puledri (48%) che non hanno manifestato alcun sintomo di malattia sono stati ritenuti sani e hanno costituito il gruppo di controllo, che è stato sottoposto a prelievi del sangue ogni 15 giorni per un periodo di due mesi (giugno-luglio), con particolare riferimento ai valori di WBC e fibrinogenemia. Il gruppo dei malati (13 soggetti pari al 52% degli esaminati) è stato definito tale sulla base dei rilievi della sintomatologia clinica e sui rilievi ecografici; questi puledri sono stati controllati il giorno della diagnosi, quindi ogni 3 giorni fino alla risoluzione del caso.
Risultati e conclusioni – L’aumento della firinogenemia associato a valori nella norma dei WBC è sicuramente indice di patologia respiratoria in atto, ma non di Rodococcosi, in quanto i soggetti non hanno presentato rilievi ecografici e sintomatologia caratteristici (ascessi, murmure respiratorio aumentato e rumori crepitanti) e sono guariti in seguito a terapia antibiotica aspecifica. Di contro, il notevole aumento del valore dei WBC, in concomitanza di valori di fibrinogenemia lievemente aumentati o border line, sembra essere un miglior indice diagnostico di Rodococcosi, poiché sempre associato a rilievi ecografici e sintomatologia specifici e nei soggetti interessati si è dovuti ricorrere ad una terapia specifica (rifampicina, eritromicina e ranitidina) per la guarigione.

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