Tesi etd-10192023-152031 |
Link copiato negli appunti
Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
LUCCHESI, SAMANTHA
URN
etd-10192023-152031
Titolo
Jorge Luis Borges lettore di Gilbert Keith Chesterton
Dipartimento
FILOLOGIA, LETTERATURA E LINGUISTICA
Corso di studi
LINGUE, LETTERATURE E FILOLOGIE EURO - AMERICANE
Relatori
relatore Prof.ssa Ghezzani, Alessandra
Parole chiave
- affinità
- Borges
- Chesterton
- detective stories
- differences
- differenze
- influence
- influenza
- racconti polizieschi
- similarities
Data inizio appello
09/11/2023
Consultabilità
Tesi non consultabile
Riassunto
L’elaborato “Jorge Luis Borges lettore di Gilbert Keith Chesterton” si incentra sullo studio dell’immagine che lo scrittore argentino crea dell’autore britannico grazie alla lettura delle sue opere e sull’influenza che essa esercita sugli scritti borgesiani. Il lavoro si articola in tre capitoli. Nella prima parte, sono state prese in esame tutte le citazioni e le allusioni allo scrittore britannico che compaiono nelle opere di Borges ed è stata analizzata la trasformazione che compie l’immagine che l’autore argentino ha di Chesterton dagli anni Venti agli anni Ottanta. È possibile notare che lo studio che Borges ha intrapreso dell’autore britannico si focalizza sia sulle capacità narrative di scrittore di racconti brevi, soprattutto di genere giallo, sia sulle teorie filosofiche supportate. Emerge, soprattutto, la volontà di distaccarsi dall’immagine di Chesterton come scrittore di opere apologetiche, presente in Argentina negli anni Trenta, di fatto Borges, non condividendo la rilevanza letteraria che veniva attribuita al cattolicesimo nelle opere chestertoniane, ha permesso di dare spazio allo studio dell’autore come scrittore di racconti polizieschi. Tuttavia, così facendo, ha creato una nuova versione dell’autore, che lo scrittore argentino riconosce essere lontana anche dall’immagine che Chesterton aveva di sé stesso. Quello che Borges sottolinea è la tendenza dello scrittore cattolico all’incubo e all’orrore, in contrasto con la sua fede: nei suoi racconti è presente l’elemento soprannaturale che richiama atmosfere angosciose e presenze demoniache, che affascinano ed influenzano l’autore argentino.
Nella seconda parte, sono state analizzate le posizioni filosofiche dei due autori, che dalla maggioranza della critica vengono giudicate agli antipodi. Inaspettatamente, sono state rilevate molte affinità, in quanto le idee di entrambi gli autori si dimostrano affini al pensiero scettico; tuttavia, vi sono considerevoli differenze: lo scetticismo di Chesterton è da considerarsi come fideistico, influenzato dal Libro di Giobbe, dalla teologia apofatica e dall’antiintellettualismo francescano, mentre quello di Borges è considerato uno scetticismo essenziale. Mentre per l’autore britannico l’uomo non può conoscere la realtà ma, grazie alla fede in Dio, può raggiungere la salvezza, per Borges non c’è nessuna istanza trascendente che possa risolvere le contraddizioni dell’universo, l’essere umano vive, dunque, in una condizione di smarrimento e solo con la sospensione del giudizio può raggiungere la felicità. Successivamente, sono state studiate le affinità letterarie, i temi ed i motivi ricorrenti nelle opere letterarie dei due autori che metaforizzano alcune loro idee filosofiche: vi sono delle similarità ma appaiono delle divergenze nel momento in cui entra in gioco la fede e la missione apologetica di Chesterton. Alla luce di questa disamina è stato possibile constatare la reale volontà apologetica dello scrittore inglese, e quindi, la presenza della mostruosità nelle sue opere come parte del disegno divino che insegna all’uomo ad accettare il mondo così com’è.
Nella terza ed ultima parte sono state prese in esame le visioni dei due autori a proposito del racconto poliziesco. Borges elogia, nei suoi scritti, le storie gialle di Chesterton per lo schema che seguono e per la meraviglia che creano nel lettore grazie alla risoluzione finale degli enigmi. Analizzando a fondo la struttura dei racconti borgesiani si notano delle affinità, soprattutto nella ricerca di stupire chi legge con soluzioni ed ipotesi sbagliate prima di arrivare allo scioglimento dell’enigma e nel ruolo attivo che viene dato al lettore. Allo stesso tempo però, è innegabile che, mentre Chesterton segue fedelmente lo schema tipico del genere giallo, dando sempre importanza alla fede in Dio, Borges opera delle variazioni e drammatizza le sue idee filosofiche attraverso personaggi e simboli. Infine, è presente un’analisi approfondita di una selezione di racconti borgesiani che sembrano inspirarsi a storie ed ambientazioni create da Chesterton. In particolare, i racconti esaminati sono: “La muerte y la brújula”, “Tema del traidor y del héroe”, “El jardín de los senderos que se bifurcan” e “Abenjacán el Bojarí, muerto en su laberinto”. Come ultimo argomento preso in analisi, si è trattato dell’importanza di quella che Borges chiama “visibility di Chesterton”, intesa come la capacità di descrivere immagini visuali nelle sue opere letterarie ma anche come l’abilità di vedere tutte quelle verità al di là della realtà sensibile, che solo un uomo di fede come Chesterton può cogliere.
The essay "Jorge Luis Borges, reader of Gilbert Keith Chesterton" focuses on the study of the image that the Argentine writer creates of the British author and on the influence that Chesterton had on Borges' writings. The work is divided into three chapters.
In the first part, all the quotations and allusions to the British writer that appear in Borges' works were examined and there is also analysis of the transformation that the image of Chesterton from the 1920s to the 1980s. It is possible to see that Borges' study of the British author focuses both on his narrative skills as a writer of short stories, especially in the detective ones, and on the philosophical theories he supports. What emerges is the desire to detach himself from the image of Chesterton as a writer of apologetic works, that was present in Argentina in the 1930s, in fact Borges doesn’t share the literary relevance that was attributed to Catholicism in Chesterton's works, and it allows to give importance to the study of the author as a writer of detective stories. However, in this way, he creates a new version of the author, which is far from the image Chesterton had of himself. What Borges emphasizes is the Catholic writer's tendency to nightmare and horror, in contrast with his faith: in his stories there is the supernatural element that recalls anguished atmospheres and demonic presences, which fascinate and influence the Argentine author.
In the second part, the philosophical positions of the two authors were analysed. Unexpectedly, many similarities were found, as the ideas of both authors prove to be akin to sceptical thinking; however, there are considerable differences: Chesterton’ s scepticism must be considered as influenced by the Book of Job, apophatic theology, and Franciscan anti-intellectualism, while Borges' scepticism is considered an essential scepticism. While for the British author man cannot know reality but, thanks to faith in God, can reach salvation, for Borges there is no transcendent instance that can solve the contradictions of the universe, therefore, human beings live in a condition of confusion and only with the suspension of judgment they can achieve happiness. Then, what were studied were the literary affinities, themes and motifs recurring in the literary works of the two authors who metaphorize some of their philosophical: there are some similarities, but divergences appear when Chesterton's faith and apologetic mission come into play. Thanks to this examination, it was possible to determine the real apologetic will of the English writer, and therefore, the presence of monstrosity in his works ca be seen as part of the divine plan that teaches man to accept the world as it is.
In the third and last part, the two authors' views on the detective story were examined. Borges praises, in his writings, Chesterton's detective stories for the pattern they follow and for the wonder they create, in the reader, thanks to the final resolution of the mysteries. Analysing the structure of Borges' stories, we can see some similarities, especially in the way in which he tries to amaze the reader with wrong solutions and hypotheses before arriving at the conclusions, and in the active role that is given to the reader. However, at the same time, it is undeniable that, while Chesterton authentically follows the typical scheme of the detective genre, always giving importance to faith in God, Borges makes variations and dramatizes his philosophical ideas through characters and symbols. Finally, there is an extensive analysis of some Borgesian tales that seem to be inspired by stories and settings created by Chesterton. In particular, the stories examined are: "La muerte y la brújula", "Tema del traidor y del héroe", "El jardín de los senderos que se bifurcan" and "Abenjacán el Bojarí, muerto en su laberinto". The last topic studied is the importance of what Borges calls "Chesterton's visibility", which can be seen as both the ability to describe visual images in his literary works and the capability to see truths beyond sensible reality, which only a man of faith like Chesterton can grasp.
Nella seconda parte, sono state analizzate le posizioni filosofiche dei due autori, che dalla maggioranza della critica vengono giudicate agli antipodi. Inaspettatamente, sono state rilevate molte affinità, in quanto le idee di entrambi gli autori si dimostrano affini al pensiero scettico; tuttavia, vi sono considerevoli differenze: lo scetticismo di Chesterton è da considerarsi come fideistico, influenzato dal Libro di Giobbe, dalla teologia apofatica e dall’antiintellettualismo francescano, mentre quello di Borges è considerato uno scetticismo essenziale. Mentre per l’autore britannico l’uomo non può conoscere la realtà ma, grazie alla fede in Dio, può raggiungere la salvezza, per Borges non c’è nessuna istanza trascendente che possa risolvere le contraddizioni dell’universo, l’essere umano vive, dunque, in una condizione di smarrimento e solo con la sospensione del giudizio può raggiungere la felicità. Successivamente, sono state studiate le affinità letterarie, i temi ed i motivi ricorrenti nelle opere letterarie dei due autori che metaforizzano alcune loro idee filosofiche: vi sono delle similarità ma appaiono delle divergenze nel momento in cui entra in gioco la fede e la missione apologetica di Chesterton. Alla luce di questa disamina è stato possibile constatare la reale volontà apologetica dello scrittore inglese, e quindi, la presenza della mostruosità nelle sue opere come parte del disegno divino che insegna all’uomo ad accettare il mondo così com’è.
Nella terza ed ultima parte sono state prese in esame le visioni dei due autori a proposito del racconto poliziesco. Borges elogia, nei suoi scritti, le storie gialle di Chesterton per lo schema che seguono e per la meraviglia che creano nel lettore grazie alla risoluzione finale degli enigmi. Analizzando a fondo la struttura dei racconti borgesiani si notano delle affinità, soprattutto nella ricerca di stupire chi legge con soluzioni ed ipotesi sbagliate prima di arrivare allo scioglimento dell’enigma e nel ruolo attivo che viene dato al lettore. Allo stesso tempo però, è innegabile che, mentre Chesterton segue fedelmente lo schema tipico del genere giallo, dando sempre importanza alla fede in Dio, Borges opera delle variazioni e drammatizza le sue idee filosofiche attraverso personaggi e simboli. Infine, è presente un’analisi approfondita di una selezione di racconti borgesiani che sembrano inspirarsi a storie ed ambientazioni create da Chesterton. In particolare, i racconti esaminati sono: “La muerte y la brújula”, “Tema del traidor y del héroe”, “El jardín de los senderos que se bifurcan” e “Abenjacán el Bojarí, muerto en su laberinto”. Come ultimo argomento preso in analisi, si è trattato dell’importanza di quella che Borges chiama “visibility di Chesterton”, intesa come la capacità di descrivere immagini visuali nelle sue opere letterarie ma anche come l’abilità di vedere tutte quelle verità al di là della realtà sensibile, che solo un uomo di fede come Chesterton può cogliere.
The essay "Jorge Luis Borges, reader of Gilbert Keith Chesterton" focuses on the study of the image that the Argentine writer creates of the British author and on the influence that Chesterton had on Borges' writings. The work is divided into three chapters.
In the first part, all the quotations and allusions to the British writer that appear in Borges' works were examined and there is also analysis of the transformation that the image of Chesterton from the 1920s to the 1980s. It is possible to see that Borges' study of the British author focuses both on his narrative skills as a writer of short stories, especially in the detective ones, and on the philosophical theories he supports. What emerges is the desire to detach himself from the image of Chesterton as a writer of apologetic works, that was present in Argentina in the 1930s, in fact Borges doesn’t share the literary relevance that was attributed to Catholicism in Chesterton's works, and it allows to give importance to the study of the author as a writer of detective stories. However, in this way, he creates a new version of the author, which is far from the image Chesterton had of himself. What Borges emphasizes is the Catholic writer's tendency to nightmare and horror, in contrast with his faith: in his stories there is the supernatural element that recalls anguished atmospheres and demonic presences, which fascinate and influence the Argentine author.
In the second part, the philosophical positions of the two authors were analysed. Unexpectedly, many similarities were found, as the ideas of both authors prove to be akin to sceptical thinking; however, there are considerable differences: Chesterton’ s scepticism must be considered as influenced by the Book of Job, apophatic theology, and Franciscan anti-intellectualism, while Borges' scepticism is considered an essential scepticism. While for the British author man cannot know reality but, thanks to faith in God, can reach salvation, for Borges there is no transcendent instance that can solve the contradictions of the universe, therefore, human beings live in a condition of confusion and only with the suspension of judgment they can achieve happiness. Then, what were studied were the literary affinities, themes and motifs recurring in the literary works of the two authors who metaphorize some of their philosophical: there are some similarities, but divergences appear when Chesterton's faith and apologetic mission come into play. Thanks to this examination, it was possible to determine the real apologetic will of the English writer, and therefore, the presence of monstrosity in his works ca be seen as part of the divine plan that teaches man to accept the world as it is.
In the third and last part, the two authors' views on the detective story were examined. Borges praises, in his writings, Chesterton's detective stories for the pattern they follow and for the wonder they create, in the reader, thanks to the final resolution of the mysteries. Analysing the structure of Borges' stories, we can see some similarities, especially in the way in which he tries to amaze the reader with wrong solutions and hypotheses before arriving at the conclusions, and in the active role that is given to the reader. However, at the same time, it is undeniable that, while Chesterton authentically follows the typical scheme of the detective genre, always giving importance to faith in God, Borges makes variations and dramatizes his philosophical ideas through characters and symbols. Finally, there is an extensive analysis of some Borgesian tales that seem to be inspired by stories and settings created by Chesterton. In particular, the stories examined are: "La muerte y la brújula", "Tema del traidor y del héroe", "El jardín de los senderos que se bifurcan" and "Abenjacán el Bojarí, muerto en su laberinto". The last topic studied is the importance of what Borges calls "Chesterton's visibility", which can be seen as both the ability to describe visual images in his literary works and the capability to see truths beyond sensible reality, which only a man of faith like Chesterton can grasp.
File
Nome file | Dimensione |
---|---|
Tesi non consultabile. |